Palermo, 15 ottobre 2009 - “Non c’è carenza di dotazione finanziaria. La legge sugli aiuti alle imprese è un disegno organico di sviluppo del territorio. Per questo, il testo individua anche azioni non ancora inserite nel Po Fesr 2007 2013 che, tuttavia, grazie alla norma trovano specifico fondamento giuridico per una futura attivazione”. Lo ha detto il 15 ottobre l’assessore regionale alla Cooperazione Titti Bufardeci, che così commenta la nota diffusa nel pomeriggio dai vertici regionali di Confindustria. Aggiunge l’assessore: “Il Po Fesr, l’anno prossimo, sarà oggetto di verifica. Esiste un accantonamento pari al 30 per cento dell’intera dotazione che sarà appostato sulle misure che oggi non hanno copertura. Un esempio su tutti: la legge sugli aiuti alle imprese prevede anche interventi come quello a sostegno degli spacci consortili. Con la norma varata all’Ars, abbiamo costituito le basi per poter assegnare risorse del programma operativo nella seconda fase”. “Altrettanto – prosegue Bufardeci – si può dire per gli aiuti per la vendita dei prodotti siciliani nella rete della grande distribuzione. La disponibilità economica si ferma a 15 dei 60 milioni previsti. I 60 milioni sono l’obiettivo di spesa auspicato dal governo e dal legislatore”. Per quanto riguarda la rubrica del dipartimento Cooperazione, Bufardeci ricorda che sette dei 10 schemi di direttive per regimi di aiuto sono stati già trasmessi all’Ars e rappresentano un valore di 240 milioni di euro sui 300 previsti dell’intera rubrica. “Gli schemi per i tre regimi non ancora inviati – conclude – necessitano di ulteriori riscontri e approfondimenti”. .