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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Ottobre 2009 |
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LA REGIONE TOSCANA STA DEFINENDO LE REGOLE RELATIVE AGLI EDIFICI AL LAVORO PER SEMPLIFICARE LE CERTIFICAZIONI ENERGETICHE IMPEGNO A RIDURRE AL MASSIMO ONERI BUROCRATICI E FINANZIARI
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Firenze, 19 ottobre 2009 - La certificazione ambientale degli immobili è un passaggio di assoluto rilievo nella battaglia per la riduzione delle emissioni di gas in atmosfera e anche per il contenimento delle bollette pagate dalle famiglie. Su questo terreno la Regione Toscana si impegnerà fino in fondo, lavorando perché comunque siano evitati nuovi oneri burocratici e finanziari per i cittadini. È questo, in estrema sintesi, quanto ha voluto sottolineare il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli, intervenendo questa mattina a Pisa al convegno “Gli effetti sul mercato immobiliare della certificazione energetica dei fabbricati”, in cui ha spiegato anche i principali contenuti del regolamento in materia a cui sta lavorando la Regione Toscana. «Vogliamo impegnarci a fondo per contrastare i cambiamenti climatici. Intervenire su come sono riscaldate e illuminate le nostre c ase non è meno importante che lavorare sul traffico – ha sottolineato Gelli – Ma tutto questo non lo faremo complicando la vita al cittadino e addossandogli il costo dell´innovazione, sia in tempo di spesa che di tempo. La parola d´ordine, anche in questo campo, è semplificare, utilizzando al massimo anche le opportunità della telematica» «Il sistema delle certificazioni incide sul valore degli immobili e rende più appetibili le case che consumano meno energia, quelle di classe A – ha spiegato ancora Gelli – In ogni caso sappiamo che ci vorranno alcuni anni per portare a regime questo sistema e nel frattempo può succedere che il cittadino avverta soltanto di dover affrontare un ulteriore costo, senza comprendere i benefici effettivi che quel costo si porta dietro. Per questo, almeno nel caso delle compravendite, pensiamo di evitare di assegnare da subito un´importanza assoluta al certificato. In Toscana si potrà anche evitare l´autocertificazione, accettando tuttavia la classificazione automatica dell´edificio nell´ultima classe, la G». Ma la sfida si misurerà soprattutto sui nuovi edifici. «In questo caso – ha concluso il vicepresidente – sarà necessario un forte impegno dei comuni al rispetto delle linee guida, in modo che si costruiscano solo edifici che consumano poca energia e non inquinano. Tutto questo, tra l´altro, incrementerà anche le opportunità professionali e darà nuovo slancio a un´industria dell´edilizia capace di puntare su nuovi materiali, sulle energie rinnovabili, sulla qualità e sull´innovazione. Come Regione, è un percorso che cercheremo di sostenere al massimo». . |
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