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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Ottobre 2009
 
   
  E’ APERTA AL PUBBLICO LA CASA BOLOGNESE DI GIORGIO MORANDI, OGGI LUOGO DI APPROFONDIMENTO E STUDIO SULLŽOPERA DELLŽARTISTA.

 
   
  Milano, 19 ottobre 2009 - Conclusi i lavori di restauro, realizzati dal Comune di Bologna con il sostegno di Unindustria Bologna su progetto dello Studio dŽArchitettura Iosa Ghini, lŽabitazione in cui Giorgio Morandi visse e lavorò fino al 1964 è visitabile e arricchisce lo straordinario patrimonio del Museo Morandi, ampliandone il percorso espositivo con questa sede esterna, designata quale luogo di memoria e di studio. LŽapertura di Casa Morandi segna idealmente una nuova tappa del percorso di valorizzazione della figura del maestro bolognese, che ha visto il raggiungimento di significativi traguardi come la mostra antologica Giorgio Morandi 1890-1964, frutto della collaborazione tra Mambo e Metropolitan Museum di New York, cui hanno fatto seguito i rinnovati allestimenti del Museo Morandi e le mostre da questo ospitate di artisti molto diversi ma in grado di dialogare con la poetica morandiana, quali Bernd e Hilla Becher e Filippo De Pisis. Per i visitatori, il restauro di un luogo che fu al contempo abitazione, spazio degli affetti familiari e atelier riporta alla luce l’atmosfera del passato, con oggetti e strumenti di lavoro appartenuti allŽartista visibili nella loro collocazione originale, mentre le installazioni audio–video, tecnologie multimediali, la biblioteca, la sala polivalente per incontri, seminari e iniziative ne attualizzano la figura e lŽopera. NellŽappartamento di via Fondazza 36, allŽepoca di proprietà della famiglia Ricci Signorini, Giorgio Morandi visse con le sorelle dal 1910 al 1964. Il Comune di Bologna lo ha acquistato nel 1999 e nel 2008 sono iniziati i lavori di recupero architettonico, che ha inteso valorizzare le diverse funzioni degli ambienti, alcuni dei quali (studio, ripostiglio, anticamera) sono stati riportati in vita con lŽintenzione di restituire simbolicamente luoghi perduti. Il percorso espositivo vede fare da nucleo fisso dellŽallestimento le sale a sinistra della reception, che di Morandi ricostruiscono la vita, la formazione artistica, i rapporti con la famiglia e con gli amici, il lavoro nello studio. Il corridoio anteprima ospita alcune vetrine contenenti foto di famiglia, ex voto, libri studiati, foto di compagni dellŽAccademia. Si prosegue poi attraverso la “sala delle fotografie” che documenta i rapporti che Morandi ebbe con lŽavanguardia artistica, il cinema, i critici dŽarte, mentre le fotografie dellŽatelier, ripreso da autori del calibro di List, Monti, Vitali, Calzolari, Ghirri, Berengo Gardin, Folon, Lionni, Ferrari, Masotti e Michaels, introducono alla visita dello studio, in cui Morandi orchestrava minuziosamente le sue composizioni prima di immortalarle. LŽanticamera raccoglie le opere di arte antica della famiglia, gli arredi e gli oggetti originali, custoditi dal garante della donazione Carlo Zucchini, il corridoio adiacente è invece dedicato allŽopera incisoria di Morandi, con unŽopera originale accompagnata da strumenti utilizzati dallŽartista, modelli di studio, la riproduzione di una lastra e una fotografia del torchio che adoperava. Dal corridoio si scorgono due celeberrime vedute: il piccolo giardino con lŽalbero di ulivo - impresso in unŽ incisione giovanile - e il “Cortile di via Fondazza”, più volte raffigurato dallŽartista. La sala lettura ospita i volumi della biblioteca di Morandi (consultabili su prenotazione), i libri dŽarte e cataloghi di mostre, mentre una sala polivalente è deputata a ospitare conferenze, incontri e attività culturali, ribadendo il carattere conservativo, ma al tempo stesso dinamico che ha guidato questo intervento, che va oltre la definizione di semplice restauro, per mettere a disposizione del pubblico, degli studiosi e degli appassionati che vogliano conoscere la ricerca artistica e la biografia di uno dei grandi protagonisti del Novecento uno spazio dedicato alla ricerca. Su Morandi il Dipartimento educativo del Mambo organizza attività didattiche per adulti e ragazzi. .  
   
 

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