Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 20 Ottobre 2009
 
   
  FVG: IL VANTAGGIO DEI CONTRATTI DI SOLIDARIETA

 
   
  Trieste, 20 ottobre 2009 - "La Regione continuerà ad affiancare, come del resto ha stabilito con la norma approvata lo scorso giugno sulle misure urgenti in materia di sviluppo economico (L. R. 11/09), le imprese che stipulano contratti di solidarietà difensivi". Lo conferma l´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, a latere del convegno organizzato il 16 ottobre sull´argomento al Circolo ufficiali di Trieste dalla facoltà di Economia dell´ateneo giuliano, sottolineando la validità di uno strumento che consente di non perdere occupati ed aziende salvaguardando così il nostro sistema produttivo. "Condivido la filosofia di questo tipo di contratto difensivo che, in attesa di tempi migliori, permette di ripartire tra tutti i dipendenti il calo delle ore di lavoro e gli ammortizzatori sociali, evitando drammatiche espulsioni", conferma l´assessore. "Inoltre - continua - ritengo che se è utile in caso di aziende che rientrano nell´applicazione della Cigs, dove viene usato il contratto di solidarietà di tipo A, esso lo sia ancor di più nelle ditte minori come quelle artigiane, dove in genere la Cigs non trova applicazione e si utilizza il contratto di solidarietà di tipo B". "Al 31 agosto erano otto le aziende che in Friuli Venezia Giulia avevano sottoscritto il contratto di solidarietà - ricorda l´assessore - e di queste 3, e cioè Fantoni di Osoppo, Patt di Attimis e Lancon di Villa Vicentina, hanno già chiesto i contributi regionali". Contributi che, in caso di applicazione del contratto A, vanno per il 40 per cento a sostegno dell´impresa (sino ad un massimo di 100 mila euro) e per il 60 per cento a sostegno del reddito dei lavoratori e, in caso di applicazione del contratto B, vanno per il 20 per cento della quota (sempre sino ad un massimo di 100 mila euro) a sostegno dell´impresa e per l´80 per cento a supporto dei lavoratori. "Giudichiamo questo strumento talmente opportuno - spiega Rosolen - che stiamo riflettendo su come rilanciarlo, sia attraverso una complessiva riforma degli ammortizzatori sociali che alzando il livello di copertura della retribuzione dei lavoratori, oltre che intervenendo per ridurre i problemi organizzativi ed utilizzando incentivi di tipo normativo". "Da parte dell´impresa - conclude - questo strumento ha comunque già i suoi punti di forza, dal momento che consente di evitare il costo dei licenziamenti e, quel che più conta, di poter avere a disposizione personale proprio e qualificato al momento del rilancio". .  
   
 

<<BACK