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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Ottobre 2009
 
   
  FEDERCOOPESCA, PREOCCUPAZIONE PER ALLARMISMO ECCESSIVO SU PESCA TONNO ROSSO

 
   
  “Siamo preoccupati per questo allarmismo dilagante sul tonno rosso. Ci auguriamo che gli Stati Uniti vogliano tenere nella giusta considerazione la mancanza di dati scientifici sul reale stato della risorsa, prima di schierarsi a favore o meno dell’inserimento di questo esemplare tra le specie protette dalla convenzione Cites, vietandone di fatto la commercializzazione e, quindi, l’attività di pesca professionale”. Questo il commento del presidente della Federcoopesca-confcooperative Massimo Coccia, dopo che la National Oceanic and Atmosperic Administration (Noaa), agenzia federale statunitense, si è espressa in favore della proposta del Principato di Monaco, per inserire il tonno rosso tra le specie a grave rischio come il panda e la foca monaca, a meno che non vengano prese dall’Iccat misure drastiche per tutelare gli sotck. “Quella del Noaa – sottolinea Coccia- del resto non è la posizione politica ufficiale del governo statunitense”. Al mercato degli Stati Uniti, sottolinea la Federcoopesca, è destinato circa il 20% di tonno catturato nel Mediterraneo, il restante 80% viene acquistato dai giapponesi. Il tonno rosso negli Usa non arriva, però, solo dal Mediterraneo. Ci sono delle flotte statunitensi che pescano a largo della Florida e nel sud degli Usa. Buona parte della quota di tonno rosso assegnata agli Stati Uniti viene destinata alla pesca ricreativa. La pesca professionale – prosegue l’associazione- è più orientata alla cattura del tonno pinna gialla, quello utilizzato dall’industria conserviera e destinato ad essere venduto in scatolette. “Come è possibile – conclude Coccia- che un prelievo massiccio del tonno pinna gialla, come un consumo così diffuso a livello mondiali richiede, non abbia mai destato le preoccupazioni degli ambientalisti, mentre, anche in assenza di dati scientifici inopinabili, per il tonno rosso si applichi il principio precauzionale e,quindi, rigide restrizioni per la sua cattura?”. .  
   
 

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