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Notiziario Marketpress di Venerdì 23 Ottobre 2009
 
   
  CINISELLO BALSAMO: FOTOGRAFIA ASTRATTA DALLE AVANGUARDIE AL DIGITALE A CURA DI ROBERTA VALTORTA E ARIANNA BIANCHI

 
   
  Sabato 14 novembre, alle ore 18, si inaugura presso il Museo di Fotografia Contemporanea, via Frova 10, Cinisello Balsamo (Milano) la mostra Fotografia astratta dalle avanguardie al digitale, curata da Roberta Valtorta e Arianna Bianchi. Periodo:15 novembre 2009 – 2 maggio 2010. Il Catalogo “Fotografia astratta dalle avanguardie al digitale nelle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea” è edito da Marsilio editore, Venezia, 2008, 15 euro. Il Museo di Fotografia Contemporanea presenta nella sua sede una mostra dedicata alla fotografia astratta originariamente realizzata in collaborazione con il Centro Internazionale Scavi Scaligeri del Comune di Verona e Artverona-fiera d’arte moderna e contemporanea. La mostra costituisce un ampliamento di quella già presentata a Verona nell’autunno 2008 e comprende opere di artisti italiani e stranieri appartenenti alle collezioni del Museo che datano dagli anni Trenta del Novecento ai primi anni del Duemila. Con la grande stagione delle avanguardie storiche crolla il concetto di “rappresentazione” e la fotografia inizia a occuparsi anche delle forme astratte, dei segni, della luce in se stessa, muovendosi verso soluzioni espressive diverse, che non hanno più la realtà visibile come riferimento, ma realtà “altre”, che fanno capo all’immaginario. In mostra opere di: Olivo Barbieri, Pierre Cordier, Franco Fontana, Jean-louis Garnell, Mario Giacomelli, Paolo Gioli, Franco Grignani, Roberto Masotti, Nino Migliori, Paolo Monti, Aaron Siskind, Luigi Veronesi, Silvio Wolf. Due i filoni di ricerca. Da un lato un modo sperimentale che ha condotto molti artisti a utilizzare tecniche diverse da quelle tradizionali al fine di indagare le possibilità espressive del mezzo fotografico, dal fotogramma, ai movimenti della camera, al mosso, fino alla elaborazione digitale. Dall’altro l’utilizzo della normale ripresa fotografica, rivolta però ad aspetti della realtà che già offrono allo sguardo forme astratte, senza necessità di ricorrere ad elaborazioni e a trattamenti particolari. Molte e diversi gli orientamenti di stampo sperimentale: i fotogrammi sia in bianco e nero che a colori che Luigi Veronesi realizza dagli anni Trenta fino agli anni Ottanta del Novecento, le sperimentazioni geometriche e ottiche di Franco Grignani, i chimigrammi, pirogrammi, idrogrammi di Nino Migliori, i movimenti di macchina di Paolo Monti, i lavori Polaroid di Paolo Gioli, i chimigrammi di Pierre Cordier e di Olivo Barbieri ai suoi esordi, fino alle ricerche digitali della fine degli anni Novanta di Jean-louis Garnell. Forme astratte sono presenti anche nelle riprese “reali” di Franco Fontana paesaggista, di Aaron Siskind, che studia i segni sui muri delle strade quasi fossero dipinti informali, di Mario Giacomelli che per anni ha fotografato i segni creati sui campi dal lavoro di aratura, di Roberto Masotti nelle sue indagini sulla natura e nelle opere recenti di Silvio Wolf che indagano la pellicola fotografica stessa. Ogni prima domenica del mese alle ore 16 il Museo offre una visita guidata gratuita. Per informazioni: tel. 02. 6605661, www. Mufoco. Org .  
   
 

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