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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Ottobre 2009
 
   
  XI CONGRESSO INTERNAZIONALE DI MEDICINA ESTETICA A MILANO: LASER, RADIOFREQUENZE E LUCI PULSATE

 
   
  Il laser rappresenta una metodologia sempre più raffinata con potenzialità in via di costante sviluppo e possibilità di azione irraggiungibili da altre modalità di intervento. I vantaggi di essere una tecnologia “non invasiva” e di ridurre i tempi di recupero lo rendono uno strumento sempre più utilizzato in ambito medico estetico. Il congresso ha dedicato più sessioni alla Laserchirurgia, laserterapia e luce pulsata, affrontando le diverse applicazioni in ambito medico estetico, vascolare, dermatologico, nell’estetica dentale e della bocca. “I laser, che fin dagli anni ’80 hanno suscitato un forte interesse nel campo della medicina estetica, si sono perfezionati nel tempo. Le novità tecnologiche consentono al medico una serie quasi infinita di possibilità per migliorare qualitativamente le condizioni del paziente” ha spiegato il dr. Alberto Massirone, presidente del Congresso. “Tatuaggi, ipertricosi, ipercromie, teleangectasie, couperoses, esiti cicatriziale di acne vengono trattati con successo dal laser che consente di migliorare la texture cutanea e di realizzare in alcuni distretti veri e propri “mini lifting”, sopportati molto bene dai pazienti, con risultati significativi. Per il resurfacing e il trattamento degli esiti cicatriziali da acne si utilizzano con successo i laser frazionali e frazionati. A differenza delle tecnologie precedenti dotate di manipoli che creavano abrasioni più o meno profonde del tessuto, questi laser hanno manipoli elettronici che causano tanti piccolissimi fori in profondità. Sfruttano il principio della fotocoagulazione, sollecitano il tessuto medio profondo e “liftano” l’area trattata con un ottimo effetto di stiramento. L’effetto del calore altera lo strato dermico e disidrata le fibre di collagene che, per riparare il danno subìto, stimolano i fibroblasti a nuovo collagene, ed accelera i processi di guarigione in conseguenza del limitato danno prodotto. ” Risultato: la pelle appare più idratata e tonica. Questa tecnica, che non sostituisce il lifting quando la lassità è grave, viene impiegata con successo nei punti dove le rughe sono lievi e la pelle sottile, come sulla fronte o attorno agli occhi e per trattare gli esiti cicatriziali da acne. Può essere ripetuta un paio di volte secondo necessità e gli effetti possono durare anche anni. Un’altra tecnica poco invasiva presentata dai relatori è la Laser Lipolisi che utilizza un laser a diodi e Nd-yag per risolvere problemi di adiposità localizzate. Rispetto alla liposuzione riduce il traumatismo: le fibre ottiche penetrano nel tessuto adiposo, lo alterano per effetto del calore e sciolgono le membrane delle cellule adipose. Il loro contenuto viene eliminato attraverso le vie naturali e la perdita di sangue è praticamente nulla grazie alla fotocoagulazione effettuata dal laser. Questa tecnica si utilizza per piccole aree come braccia, ginocchia, caviglie, interno ed esterno cosce, collo. In alcuni casi viene impiegata anche per eliminare il grasso palpebrale o rimodellare le guance. Per zone più estese, come addome e fianchi, si rende necessaria una micro-aspirazione. I tempi di recupero sono brevi e i bendaggi sono necessari per un breve periodo post-operatorio. Le Radiofrequenze di nuova generazione come quelle frazionate intervengono in alcune aree di cedimenti e di lassità in maniera più espressiva rispetto al laser, perché scaldando molto in profondità, stimolano la produzione di nuovo collagene. “generano correnti che, una volta trasmesse al tessuto, arrivano al derma e all’ipoderma” ha spiegato il dr. Alberto Massirone, presidente della Società Scientifica di Medicina a indirizzo estetico Agorà di Milano. “Tali correnti stimolano i fibroblasti a produrre acido ialuronico, elastina e collagene di tipo 1, molto elastico e giovane, che sostituisce il collagene esistente di tipo 3, più destrutturato”. Si ha quindi un effetto tensorio e liftante visibile già dopo poche sedute e il tessuto acquista un turgore e un’elasticità tipici di una pelle più giovane. Durante il congresso sono stati presentati protocolli combinati che prevedono l’uso di radiofrequenze frazionate per rassodare addome, braccia, sottomento e quello del laser di superficie per un effetto tensore e lifting. Naturalmente il risultato è legato alla risposta del singolo organismo e quindi anche all’età del soggetto e si aggira in media da sei mesi a tre anni. L’evoluzione e la complessità di queste tecnologie richiedono una preparazione specifica e completa che solo un medico estetico diplomato dopo un corso quadriennale può avere. Deve infatti conoscere perfettamente le apparecchiature ed essere in grado di fare una diagnosi precisa per evitare insuccessi e/o danni. .  
   
 

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