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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Ottobre 2009
 
   
  INCONTRO MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO CISL

 
   
  Milano, 21 ottobre 2009 - Si sono incontrate due delegazioni della Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori (Cisl) e del Movimento Federalista Europeo (Mfe), capeggiate dai rispettivi Segretari nazionali Raffaele Bonanni e Giorgio Anselmi. Le due delegazioni non ignorano gli aspetti positivi della globalizzazione che ha contrassegnato gli ultimi due decenni, ma sottolineano che tale impetuoso processo è avvenuto senza regole ed ha comportato quindi gravissimi costi sociali ed ambientali nonché l´esplodere della crisi economico-finanziaria con il suo seguito di disoccupazione, precarizzazione, restrizione dei diritti dei lavoratori, povertà, sottosviluppo. Cisl e Mfe vedono con favore il ruolo assunto dal G20, che può configurarsi come un primo embrione di governo mondiale, in grado di dettare nuove regole e di realizzare un modello cooperativo tra le maggiori potenze mondiali. Indicano però nella riforma dell´Onu, del Fmi e della Banca Mondiale l´obiettivo finale di questo processo, altrimenti alle vecchie egemonie si sostituiranno nuove gerarchie. In particolare, si dovrebbe dar seguito alla proposta cinese, sostenuta da Russia, India e Brasile, di una radicale riforma del sistema monetario internazionale in vista della creazione di una moneta mondiale. Questa positiva evoluzione del quadro internazionale non potrà però realizzarsi se l´Unione europea non si trasformerà in un soggetto politico di tipo federale dotato di tutti i poteri per far sentire la propria voce nel mondo, difendere il proprio modello sociale e rilanciare l´economia, promuovendone la riconversione ecologica. Cisl e Mfe giudicano favorevolmente l´esito del referendum irlandese ed invitano i governi a far entrare quanto prima in vigore il Trattato di Lisbona, superando la testarda ed assurda resistenza del Presidente ceco Klaus. L´europa ha tuttavia urgente bisogno di un programma di rilancio che preveda: l´aumento del bilancio dell´Unione attraverso l´emissione di Union bonds e l´incremento delle risorse proprie ottenute con imposte europee; un piano europeo di investimenti per far uscire il nostro continente dalla grave crisi economica, finanziando strutture materiali ed immateriali nonché programmi di ricerca e di innovazione, in particolare nel settore delle energie pulite e rinnovabili; la generalizzazione della codecisione tra Parlamento europeo e Consiglio e l´eliminazione del diritto di veto in seno al Consiglio; un seggio unico nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come proposto dal nuovo governo tedesco, e nel Fondo Monetario Internazionale. Queste riforme aprirebbero la via all’unificazione della politica estera e di sicurezza e alla trasformazione dell’Ue in una Federazione, da istituire anche tra un’avanguardia di Stati. Consapevoli che senza l´attivo coinvolgimento dei lavoratori e delle loro organizzazioni nonché dei movimenti e delle associazioni della società civile questi obiettivi potranno essere difficilmente raggiunti, Cisl e Mfe si impegnano a partecipare attivamente alle Convenzioni dei cittadini europei che saranno organizzate ai vari livelli. .  
   
 

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