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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Ottobre 2009
 
   
  MILANO: 12 VIP IN MOSTRA A PALAZZO CLERICI CONTRO CECITÀ. DA PALMERI E LANDI MESSAGGIO DI SENSIBILIZZAZIONE

 
   
  Milano, 21 ottobre 2009 - La conduttrice Mara Venier, gli stilisti Chiara Boni, Elio Fiorucci e Romeo Gigli, il fotografo Bob Krieger, lo scrittore e musicista Moni Ovadia, il Presidente della Camera nazionale della Moda Mario Boselli, l’assessore alla Cultura di Bologna Nicoletta Mantovani Pavarotti: sono alcuni dei 12 personaggi famosi ritratti dall’obiettivo di Graziella Vigo per ‘Live your vision – ritratti in chiaro e scuro’, in mostra a Palazzo Clerici dal 21 al 23 ottobre per sostenere la prevenzione e la cura della cecità nel mondo. Fino al 25 ottobre, inoltre, mandando un sms al numero 48582, è possibile donare un euro necessario per l’acquisto di una dose di vitamina A e prevenire la cecità infantile nei Paesi in via di Sviluppo. L’iniziativa, promossa da Cbm Italia Onlus e patrocinata dal Comune di Milano, è stata presentata a Palazzo Marino dal Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e dall’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna. “A Milano la solidarietà oltrepassa i confini della città – ha detto il Presidente Palmeri – e si apre al mondo grazie a Cbm, associazione Benemerita dal 7 dicembre 2008, capace di coniugare organizzazione professionale e impegno sociale per la prevenzione di cecità e altre forme di disabilità. Istituzioni, personaggi famosi e tutti i milanesi possono contribuire alla salute di uomini, donne e bambini che vivono nelle zone più povere del Pianeta”. “Secondo l’Istat – ha spiegato l’assessore Landi di Chiavenna – la Lombardia è la prima Regione italiana per numero di ciechi, e si stima che gli ipovedenti siano il triplo. L’azione di sensibilizzazione sulla necessità di controlli regolari della vista ad ogni età e la diffusione di una cultura della prevenzione precoce delle malattie oculari devono quindi essere incessanti. L’impegno deve però varcare i confini della nostra Regione e dell’Italia per raggiungere quei Paesi in via di sviluppo dove la cecità vuol dire anche povertà ed emarginazione”. .  
   
 

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