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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Ottobre 2009
 
   
  UNIVERSITA’: AUTONOMIA E POLITICA BAIRATI PRECISA GLI INTERVENTI DELLA REGIONE PIEMONTE IN MATERIA UNIVERSITARIA

 
   
   Torino, 26 ottobre 2009 - In merito alle dichiarazioni del rettore Profumo del Politecnico di Torino sul decentramento dei poli universitari, l’assessore all’Università della Regione Piemonte, Andrea Bairati , ha precisato: “Non intendo discutere le opinioni politiche e sulla politica del professor Profumo. È invece doveroso correggere almeno tre delle imprecisioni che sicuramente gli saranno sfuggite. In primo luogo, il progetto di attribuzione di competenze aggiuntive, come da Costituzione, sarà una follia, ma non si tratta di un’idea personale: rappresenta infatti una richiesta discussa, condivisa e votata dal Consiglio regionale del Piemonte. Profumo chiede una legge regionale sull’università e fa riferimento all’edilizia, alla ricerca e al diritto allo studio universitario. Negli ultimi dieci anni, le Giunte regionali e i Consigli hanno approvato leggi su tutte queste materie : nel 1992 la legge sul diritto allo studio, nel 1999 la legge sull’edilizia universitaria e nel 2006 la legge sulla ricerca. Sul diritto allo studio : la scelta di dotarsi di un unico ente è considerata esemplare dalle altre Regioni, anche grazie agli ottimi risultati conseguiti negli ultimi anni dall’Edisu Piemonte, che ha portato gli atenei piemontesi ai vertici delle classifiche nazionali per servizi agli studenti (borse di studio, residenzialità, ristorazione, prestiti d’onore). Sull’edilizia : la legge 29 finanzia i piani pluriennali di sviluppo edilizio del sistema universitario piemontese. Non è un “finanziamento spot”, ma sostiene, secondo un piano consolidato e concordato tra atenei e Consiglio regionale, la programmazione degli atenei stessi ( per la Cittadella Politecnica sono stati stanziati 25 milioni di euro). Sulla ricerca : la legge 4 del 2006, prima legge dell’attuale legislatura votata all’unanimità dal Consiglio regionale, apprezzata dall’Unione Europea per il suo piano programmatico e per la sua attuazione e di recente valutata positivamente dall’Ocse, è una legge moderna che ha cambiato il concetto di erogazione ordinaria dei fondi, mettendo al centro le valutazioni e il referaggio internazionale, ovvero la qualità e il merito dei progetti di ricerca, rendendoli impermeabili alle influenze esterne. Il professor Profumo dice che continuiamo a emanare bandi pur sapendo di non avere risorse: vorremmo precisare che tutti i bandi e i singoli progetti, approvati in seguito a valutazione tecnico scientifica, trovano la loro copertura economica in relazione all’effettiva capacità di realizzazione e di avanzamento. Non essendo il Piemonte una Regione a Statuto speciale , mi pare quindi doveroso precisare che, qualora non arrivino dal governo nuove competenze, non esiste alcun ambito su cui intervenire ulteriormente per legge”. .  
   
 

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