Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 27 Ottobre 2009
 
   
  KOCIJANCIC CONTRO RIGASSIFICATORE DI ZAULE (TS)

 
   
  Trieste, 27 Ottobre 2009 - L´inaugurazione la scorsa settimana del nuovo impianto di rigassificazione off-shore al largo della costa di Rovigo consentirà di fornire il 10% del fabbisogno nazionale di gas, che sarà garantito per i prossimi 25 anni dal Qatar, primo produttore mondiale di gas naturale e ciò consente al consigliere regionale Igor Kocijancic (Sa-prc) di ribadire la sua netta contrarietà alla costruzione di un analogo impianto a Zaule, tra Trieste e Muggia. Entusiasmo della Edison, del Governo e, in particolare, del ministro allo sviluppo economico Claudio Scajola, orgoglioso del nuovo impianto che potrà immettere in rete fino a 8 miliardi di metri cubi di gas, più o meno il 10% del fabbisogno nazionale, sottolinea Kocijancic che però precisa che quando si dice "fino a", molte volte significa che si pensa di immetterne di meno. Senza trascurare - aggiunge, le parole di Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison, e dello stesso ministro Scajola, secondo i quali l´impianto di Rovigo, da solo, basta a mettere il Paese in sicurezza dal rischio black out, ma non è sufficiente per rendere meno pesanti le bollette delle famiglie. Il ministro Scajola aggiunge che bisogna accelerare anche sugli impianti di Priolo e Trieste (Zaule), perché la nostra politica è quella di fare dell´Italia l´hub energetico del Mediterraneo, punto di arrivo e di transito anche per altri Paesi europei. Nel dire questo - evidenzia Kocijancic - Scajola ammette che ulteriori rigassificatori non servirebbero, anche perché negli stessi giorni in cui si inaugurava l´impianto di Rovigo si è svolto in Russia uno dei vertici informali più pubblicizzati degli ultimi anni, quello tra Putin e Berlusconi, che hanno dialogato in videoconferenza con il primo ministro turco Erdogan, lo sceicco del Qatar e l´ex cancelliere tedesco Schroeder, attualmente a capo del comitato internazionale per la costruzione del gasdotto Itgi, meglio conosciuto con la denominazione di South Stream (flusso meridionale), che dovrebbe garantire ulteriori forniture dal bacino del Caspio (bypassando l´Ucraina attraverso Turchia e Grecia) per dieci miliardi di metri cubi di gas all´anno, ben oltre un ulteriore 10% del fabbisogno nazionale. Non parliamo poi degli altri progetti di gasdotto che ci interessano da vicino e degli investimenti Eni in Russia (tecnologia per ulteriori forniture di gas), che dimostrano profonde sinergie tra i due stati e rende davvero difficile una previsione di future chiusure di rubinetti russe a svantaggio dell´Italia. E´ evidente, parole del ministro Scajola, che Trieste (Zaule) diventa "indispensabile nella politica energetica italiana" non già per garantire continuità di fornitura a tariffe ridotte - conclude Kocijancic - ma solo per poterlo rivendere ad altri paesi dell´Ue (e dell´Europa extra Ue). Noi ribadiamo di non starci e di non volere un rigassificatore a Trieste, sempre molto impattante e di ora in ora più inutile. .  
   
 

<<BACK