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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Ottobre 2009
 
   
  SALUTE: GOVERNO E REGIONI FIRMANO ‘PATTO’ TRIENNALE

 
   
  Potenza, 27 ottobre 2009 - Vale piu’ di 106 miliardi di euro, solo per il 2010, l’accordo che il Governo e le Regioni hanno raggiunto venerdi’ scorso sul nuovo Patto triennale per la salute. Aumento di Irap e Irpef, blocco del turn over, stop alle spese non obbligatorie, decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere, nomina del governatore a commissario ad acta per le regioni in deficit sanitario. Sono alcune delle novita´ del nuovo accordo. Un’intesa che prevede anche che “nel caso di disavanzo non coperto, occorre confermare i vigenti automatismi (innalzamento aliquote Irpef e Irap), da potenziare con il blocco del turn-over e il divieto di effettuazione di spese non obbligatorie. Se lo scostamento, calcolato rispetto al finanziamento ordinario integrato delle entrate proprie effettive, e´ superiore al 5%, ovvero inferiore al 5% se gli automatismi fiscali o altre risorse di bilancio della regione non garantiscono con la quota libera da copertura integrale del disavanzo, scatta comunque l´obbligo di presentare un piano di rientro´. Il piano deve essere ´elaborato con l´ausilio dell´Aifa e dell´Agenas´ e ´valutato da una struttura tecnica di monitoraggio a composizione paritetica, presieduta da un ulteriore componente scelto di comune accordo, e dalla Conferenza Stato-regioni entro termini perentori. Il Consiglio dei ministri accerta l´adeguatezza del piano di rientro´. ´In caso di riscontro positivo - si legge nel nuovo Patto - il Consiglio dei Ministri approva il piano e la regione inzia ad attuarlo. In caso di mancata presentazione o insufficienza del piano, la regione viene commissariata e il presidente assume il ruolo di commissario ad acta per la redazione e l´attuazione del piano. Scattano, in questo caso, oltre ad automatismi come innalzamento aliquote Irpef e Irap, blocco del turn over e divieto di effettuazione di spese non obbligatorie, anche la sospensione dei trasferimenti erariali a carattere non obbligatorio e la decadenza dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere´. ´Per i vigenti piani di rientro - si legge il documento - relativi alle regioni gia´ commissariate resta fermo l´assetto dalla gestione commissariale vigente, salva la possibilita´ della regione di presentare un nuovo piano ai sensi della nuovo disciplina nonche la cessazione del commissariamento a seguito dell´approvazione del nuovo piano´. .  
   
 

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