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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Ottobre 2009
 
   
  IL FUTURO DELLE VIE DI TRASPORTO TRANS-EUROPEE

 
   
  Roma, 28 ottobre 2009 - Si è conclusa la settimana scorsa a Napoli la Conferenza internazionale "Ten-t Days 2009. Il futuro delle vie di trasporto Trans-europee", organizzata dalla Commissione europea e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le grandi reti di trasporto europee e le loro interazioni con i Paesi che si affacciano nel bacino del Mediterraneo e del Nord-europa sono il fulcro di questo appuntamento che, proprio per il rilievo delle soluzioni che cerca, sarà da ora, per richiesta italiana, un appuntamento fisso a cadenza annuale . Il prossimo incontro è già stato fissato, infatti, per il 2010 in Spagna, a Saragozza. Alla due giorni partenopea hanno partecipato 41 tra ministri, viceministri e rappresentanti dei Paesi europei, africani e dell´area del Mediterraneo, nonché della Federazione Russa e della Turchia. A far gli onori di casa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, il vicepresidente della Commissione Ue con delega ai Trasporti, Antonio Tajani e il presidente di turno del Consiglio Ue, Asa Torstensson. Nelle numerose tavole rotonde organizzate, le delegazioni dei Paesi invitati si sono confrontate anche con gli esperti e i rappresentanti di aziende del settore, in modo da individuare concretamente i termini dell´obiettivo comune da raggiungere: la continuità territoriale tra i vari Paesi e all’interno degli stessi. Un obiettivo che chiede, innanzitutto, l’accesso alle risorse per attuare gli interventi. Oltre a creare le condizioni per prevedere forme di partenariato Pubblico e Privato, dunque, la Conferenza ha sottolineato l´importanza di ottimizzare le risorse che i singoli Stati destinano sia attraverso i fondi nazionali (Par, Pon, Fas), sia attraverso quelli comunitari (Tacis, Ispa, etc. ). Non meno rilevante è inoltre, l´individuazione dei migliori modi di trasporto: per ridimensionare la congestione o la saturazione di determinati Assi e, al tempo stesso, abbattere i forti costi energetici. Per il raggiungimento di simili finalità diventano allora riferimenti portanti le “Autostrade del mare”, le “Vie d’acqua interne” e l’interoperabilità della rete ferroviaria. In particolare, in un documento prodotto dalla Commissione europea, è emerso che l’Africa offre al continente europeo grandi occasioni di interazione commerciale, sia con i Paesi che si affacciano nel bacino del Mediterraneo, sia con i Paesi interni come il Senegal. Ma soprattutto offre, attraverso alcuni sistemi portuali, condizioni di complementarietà con piastre logistiche dell’Europa. A conclusione dei lavori è stata sottoscritta la Carta di Napoli, un documento che accoglie all´unanimità la proposta italiana alla Commissione Europea di non sottoporre ai vincoli del Patto di Stabilità - previsto dal Trattato di Maastricht - gli interventi infrastrutturali relativi alle reti di trasporto Trans-europee. Tra i punti affrontati nel suo intervento, il ministro Matteoli si è infine soffermato sulla "omogeneità funzionale" delle reti e "sul rischio che l´assenza di omogeneità, l´assenza di continuità e di fluidità degli assi (strade, ferrovie, telecomunicazioni, ecc. ) e dei nodi (porti, interporti ed aeroporti), possa riprodurre, in un sistema ormai globalizzato e sempre più alla ricerca di integrazione ed interazione, assurdi vincoli che distruggono ogni forma di mercato, ogni forma di sana competitività e azzerano l’unica condizione che la nostra generazione persegue: l´interesse comune". .  
   
 

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