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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Ottobre 2009
 
   
  UDINE: IL GIUOCO DELLE PARTI DA MERCOLEDÌ 28 A SABATO 31 OTTOBRE, IN SCENA GEPPY GLEIJESES E MARIANELLA BARGILLI CON IL GRANDE CAPOLAVORO DI LUIGI PIRANDELLO

 
   
  Udine, 28 ottobre 2009 - Secondo appuntamento con la Stagione di Prosa del "Giovanni da Udine", firmata da Michele Mirabella, dopo la marcia trionfale di Cats: da mercoledì 28 a sabato 31 ottobre, alle 20. 45, andrà in scena il Teatro Stabile di Calabria con il grande capolavoro pirandelliano Il giuoco delle parti. Alla guida del nutrito cast, Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli e Leandro Amato. Scritta nel 1918 e tratta dalla novella Quando si è capito il giuoco del 1915, la commedia è una feroce radiografia dei risvolti che la società borghese genera dalle sue stesse regole formali. Un implacabile duello a due voci: da un lato quella di un marito, Leone, intellettuale raziocinante e maniacale, dall´altro quella di una moglie, Silia, appassionata e vitale. Tradimenti, apparenze, inganni, progetti di morte: al talento drammaturgico non convenzionale di Egisto Marcucci, preziosamente impaginato dall´attenta regia di Elisabetta Courir, il merito di valorizzare gli spunti di perenne vitalità di questo classico del ´900, quasi un noir dei quartieri alti sull´assurdo che scorre sotto la falsità della vita associata. L´azione si svolge «in una città qualunque» nel breve lasso di 36 ore. Leone Gala è un marito tradito; ma non dei soliti. Dice di aver «capito il giuoco»: quello della vita e delle sue rapine. Per difendersene, s´è fatto «il vuoto dentro» e ora la sua esistenza scorre placida, inattaccabile da sentimenti e passioni. Ha accettato di ridare piena libertà alla moglie, Silia; se n´è andato di casa, cedendo il posto all´amante, l´amico Guido Venanzi. Tutto questo senza venir meno al rispetto di certe forme imposte dal ruolo di marito. Ma una disponibilità così pronta a ogni suo desiderio esaspera Silia, che è sempre più ossessionata dall´assenza-presenza di Leone. Al punto che, quando le si presenta una fortuita occasione (l´involontaria ma gravissima offesa fattale da un gentiluomo), progetta di mettere a repentaglio la vita del marito, trascinandolo in un duello. Leone, come sempre, accetta. Sarà lui, il marito, secondo le regole, a sfidare il gentiluomo, ottimo tiratore. E l´amico Guido gli farà da padrino. «Dietro alla doppiezza di una scrittura drammatica e nel contempo comica - scrivono Marcucci e la Courir - c´è la consapevolezza di essere isolati in un mondo senza amore, senza via di uscita, senza liberazione, con la continua constatazione della risibilità dei comportamenti e della condizione umana nella commiserazione di una vita perduta e comicamente tradita. La vera crudeltà non è lo scioglimento dell´enigma, ma il porre con chiarezza l´enigma stesso che tale deve restare». Www. Teatroudine. It .  
   
 

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