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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Ottobre 2009
 
   
  UE: MAFIA E SVILUPPO AL CENTRO DEL DIBATTITO SULLA LOTTA ALLA POVERTÀ

 
   
  Bruxelles, 28 ottobre 2009 - Alla società civile il premio per la lotta ai fenomeni mafiosi che ostacolano lo sviluppo. Mario Sepi, presidente del Cese, annuncia che il Comitato economico e sociale europeo ha deciso di attribuire il primo premio della società civile di quest´anno a due organizzazioni che hanno fatto della lotta alla mafia la loro battaglia: Libera e Confindustria Sicilia. Sono giorni particolarmente importanti quelli che stiamo vivendo a Bruxelles: questa settimana saranno discussi alcuni dei temi che sono al centro del dibattito sulla crisi e sul rilancio economico. Il Cese ospiterà una Conferenza sulla revisione della strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione e per discutere del nuovo modello di sviluppo che l´Europa deve adottare e che passa anche per il rafforzamento dei diritti; le istituzioni europee terranno il summit sociale tripartito su questi temi nonché il vertice europeo che discuterà del nuovo trattato di Lisbona; la Commissione europea sta per inaugurare l´anno della lotta alla povertà attraverso un primo ciclo di seminari che aprono la strada all´anno europeo 2010 della lotta alla povertà. Più in generale, quindi, è il tema dello sviluppo che è sotto i riflettori e che ci sta particolarmente a cuore come Comitato economico e sociale europeo, impegnato da tempo a presentare proposte e soluzioni, che vedono protagonisti gli attori della società civile, per rilanciare lo sviluppo: sviluppo umano e sociale, sviluppo territoriale, sviluppo delle imprese. Contemporaneamente, in Italia, in collegamento al tema dello sviluppo e dei fenomeni che lo ostacolano, si è tornati, purtroppo, a dover parlare troppo spesso di mafia. Proprio in questi ultimi giorni, dal 23 al 25 ottobre si è svolta a Roma la manifestazione ´Contromafie 2009´ promossa dall´associazione Libera cui ha preso parte anche il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. Il problema della mafia, o delle “mafie”, non è soltanto un problema italiano, ma è un problema che incide sui fenomeni di sviluppo e di crescita dell´intera società europea, nel quadro della globalizzazione. E´ proprio nel contesto della globalizzazione che le mafie hanno visto crescere i loro traffici e la loro presenza all´interno di settori chiave dell´economia, dai rifiuti, all´edilizia, al traffico di stupefacenti, agli appalti pubblici in generale. A combattere contro queste forme di deterioramento dell´economia e della società – che seminano illegalità, pregiudicano lo sviluppo economico e limitano lo Stato di diritto - si è distinta la lotta della società civile. E´ dall´analisi di questo insieme di problematiche e dall´impegno del Cese come voce europea della società civile, che è nata la decisione del Comitato di dare un contributo simbolicamente rilevante a questa lotta, premiando le organizzazioni della società civile che hanno massimamente combattuto i fenomeni mafiosi. Il premio europeo della società civile per il 2009 vede, infatti, come vincitori a pari merito del primo premio, due organizzazioni che sono state protagoniste della lotta alla mafia: Libera e Confidustria Sicilia. Libera è un´associazione che, sotto la guida di Don Ciotti, combatte da anni per un´Italia libera dalle mafie, per una società libera dove sia garantito il rispetto della cittadinanza, il dovere di informazione, i principi di legalità e giustizia, la piena realizzazione di un´economia fondata sulla solidarietà. Confindustria Sicilia ha portato avanti un lavoro senza precedenti di denuncia a tutte le forme di regolazione e infiltrazione mafiosa, incentivando comportamenti di legalità da parte dei rappresentanti delle proprie imprese e contemplando anche forme di sanzioni per coloro che si rendevano responsabili di forme di collusione. Una più forte collaborazione con lo Stato nonché l´impegno e la tutela verso le imprese che sceglievano la via della legalità hanno fatto di Confindustria Sicilia un modello di attenzione attiva e partecipe al problema della lotta alla mafia. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Bruxelles nella prossima sessione plenaria del Cese, il 4 novembre. Ma la manifestazione più direttamente legata alla valorizzazione dei nostri due vincitori si terrà a Palermo il 13 novembre, dove interverranno i Presidenti delle due associazioni Don Ciotti (Libera) e Ivan Lo Bello (Confindustria Sicilia), alla presenza dei membri del Cese per celebrare insieme il significato e l´impatto di questo premio nonché la lotta della società civile contro la mafia. "Siamo felici di aver potuto contribuire a questo riconoscimento e siamo convinti che si tratta di un passo importante nel percorso comune della società civile per la battaglia contro quei fenomeni che permettono il persistere della povertà e dell´arretratezza. Il nostro modello di sviluppo, quello sostenuto dalla società civile, ha invece l´obiettivo di realizzare appieno uno sviluppo economico e sociale sano, durevole e di tutta la società, che possa esistere in condizioni di “normalità” libere dagli effetti nefasti e distorsivi che derivano dalla presenza dei fenomeni mafiosi, alla luce di un rinnovato impegno verso l´etica i cui principi che non possono certamente essere distinti da quelli che devono regolare l´economia". . .  
   
 

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