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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Novembre 2009
 
   
  I TALENTI NASCOSTI DEL MADE IN ITALY

 
   
  Mercoledì 28 ottobre, alla Triennale di Milano, si è svolto il convegno “Mestieri d’arte nella produzione italiana d’eccellenza” nel corso del quale sono stati discussi i profondi legami tra i mestieri d’arte e quell’eccellenza estetica e produttiva che determina il successo internazionale della “Qualità Italia”. Al convegno hanno partecipato i protagonisti del mondo della cultura, delle istituzioni, dell’impresa e della creatività Made in Italy. Il progetto è di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e Robilantassociati, società di Brand Advisory per le imprese. I mestieri d’arte rappresentano per l’Italia un patrimonio esclusivo. Costituiscono una ricchezza che distingue la produzione d’eccellenza del nostro Paese, consentendo a imprenditori e creativi di emergere nel sempre più competitivo panorama internazionale. Il talento, la cultura e il saper-fare dei maestri d’arte italiani si pongono in costante dialogo con il design e con la più vivace imprenditoria, costituendone un fattore di crescita e rilancio. Il convegno è stato strutturato in una serie di interventi dedicati al rapporto tra il savoir-faire tipico dei mestieri d’arte e le migliori espressioni della creatività, della produzione e dell’imprenditoria Made in Italy. Le motivazioni del forum sono state espresse da Franco Cologni, Presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d´Arte, e da Maurizio Di Robilant, fondatore e Presidente di Robilantassociati. E’ stato quindi introdotto il nuovo studio realizzato dal Centro di ricerca “Arti e mestieri” dell’Università Cattolica, diretto da Paolo Colombo, che ha illustrato in un breve intervento i risultati della ricerca, pubblicata da Marsilio Editori. Le connessioni tra mestieri d’arte e design sono stati messi in luce da Luisa Bocchietto, Presidente di Adi – Associazione per il Disegno Industriale, mentre l’onorevole Ermete Realacci (Presidente della Fondazione Symbola per le qualità italiane) concluderà con un intervento dedicato proprio alla “qualità Italia”. La seconda parte del convegno ha visto alcuni dialoghi tra protagonisti dell’eccellenza italiana: Per quanto riguarda i Mestieri d’arte e produzione culturale c’è stato un dialogo sulle professioni del teatro e dello spettacolo a cura del Piccolo Teatro di Milano. Per quanto riguarda i Mestieri d’arte ed eccellenza Made in Italy Angelo Petrucci, chief master tailor di Brioni, ha dialogato con Alberto Cavalli, lifestyle and luxury goods correspondent del quotidiano finanziario russo Vedomosti. In tema di Mestieri d’arte, sapienza artigiana e design il confronto è avvenuto tra l’architetto e designer Paola Navone e Alberto Piantoni, Ad di Richard Ginori 1735. In merito alla Tecnologia e innovazione Davide Rampello ha dialogato con Roberta Verteramo, restauratrice e ricercatrice del Laboratorio di restauro del design della Triennale. Al termine del convegno è stato offerto un cocktail realizzato da Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana retta da Gualtiero Marchesi, che ha elaborato proposte creative dedicate all’eccellenza del territorio italiano. Nel corso dell’evento è stato presentato il volume “Mestieri d’arte e Made in Italy”, che “vuole essere la testimonianza della vitalità dei mestieri d’arte e del loro ruolo strategico a sostegno del Made in Italy,“ ha spiegato Franco Cologni, Presidente della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte. “Il nostro auspicio è che questo evento stimoli istituzioni, imprese e l’opinione pubblica a guardare con rinnovata consapevolezza al patrimonio dei mestieri d’arte e a scommettere sulla creatività, sul talento e sulla cultura del fare come via d’uscita dalla crisi” “La partecipazione alla realizzazione del volume “Mestieri d’Arte e Made in Italy” – ha affermato Maurizio di Robilant, Presidente di Robilantassociati - rappresenta per la nostra azienda un’azione concreta nella direzione di un impegno che rimanda alla nostra capacità maieutica di cogliere il Talento anche dove è più celato, e di svelarlo e valorizzarlo facendone uno strumento a servizio della realizzazione personale e della crescita collettiva. Per il nostro Paese, questo Talento poggia su quella “cultura del fare”, quell’attenzione all’oggetto fatto a regola d’arte, quella logica di atelier - di cui i cosiddetti “mestieri d’arte“ sono espressione - che rappresentano la linfa vitale del concetto di Made in Italy. Un progetto di sensibilizzazione dunque teso a creare attenzione su questi mestieri, scoprendone e portandone alla luce il valore culturale ed economico, generando consapevolezza attorno ad essi e dentro di essi. ”.  
   
 

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