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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Novembre 2009
 
   
  ANDREA POZZO, UN ARTISTA EUROPEO DA RISCOPRIRE DUE MOSTRE, DUE CONVEGNI E UN FILM A TRECENTO ANNI DALLA MORTE

 
   
  Trento, 3 novembre 2009 - Presso la Sala degli affreschi della Biblioteca comunale di Trento, nell’ambito delle iniziative per celebrare, a trecento anni dalla morte, la figura di Andrea Pozzo, pittore, architetto e teorico trentino, è stata presentata del 30 ottobre la ristampa anastatica del suo trattato "Perspectiva pictorum et architectorum" realizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storico-artistici in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni librari, archivistici e archeologici e la Biblioteca comunale di Trento (presso la quale si trova l’edizione originale dell’opera), il sostegno della Regione e in coedizione con la casa editrice Temi. Alla presentazione l’assessore provinciale alla cultura Franco Panizza, Richard Bösel, direttore dell’Istituto Storico Austriaco a Roma, Domenica Primerano del Museo Diocesano Tridentino e Andrea Spiriti dell’Università dell’Insubria di Varese, che hanno illustrato le iniziative espositive dedicate ad Andrea Pozzo a Roma e a Trento. Nell’occasione è stato proiettato in anteprima il filmato dedicato all’artista realizzato dalla Film Work di Trento con il sostegno del Servizio Attività culturali. Pittore e architetto, Andrea Pozzo è forse il caso più clamoroso di un artista trentino i cui modelli conobbero una fortuna e una diffusione straordinaria in tutta Europa (fino in Croazia e in Polonia dove numerosissimi sono gli altari costruiti secondo i suoi dettami ma soprattutto nel Tirolo e a Vienna). Nato a Trento, come il fratello minore Jacopo Antonio, pure architetto, non interruppe mai i rapporti con la terra natale; nel 1642 entrò dapprima, come Jacopo Antonio, nell´ordine carmelitano presso il convento delle Laste. Teorizzò le sue personali concezioni di illusionismo spaziale nell´altrettanto famoso suo trattato di architettura (1693 e 1700 il secondo tomo) per i tipi del boemo Giovanni Giacomo Komarek di cui la Biblioteca di Trento custodisce una versione originale. Nel 1703 si trasferì a Vienna decorando palazzo Liechtenstein, la chiesa dei Gesuiti e la chiesa dei Francescani divenendo polo di riferimento per tutti gli artisti dei paesi tedeschi,da Johann Bernhard Fischer von Erlach a Matthias Steinl, dedicando proprio agli imperatori austriaci Leopoldo, che ne aveva a lungo sollecitato l´arrivo a Vienna, e Giuseppe I i due tomi del suo trattato. Andrea Pozzo morì a Vienna nel 1709 e anche la città austriaca si prepara a celebrare l´architetto, a trecento anni dalla morte, con conferenze e convegni. "La volontà di celebrare Andrea Pozzo - ha detto l´assessore Panizza - ha trovato ora i migliori auspici nella possibilità di ripubblicare integralmente il Trattato. L´intervento dell´amministrazione provinciale ha finalmente in questa occasione visto collaborare le Soprintendenze provinciali con enti diversi come la Biblioteca comunale e la stessa Regione. La coedizione con la tipografia editrice Temi ha infine concluso questo evento inteso a celebrare una delle maggiori glorie trentine". Panizza ha quindi salutato il direttore dell’Istituto storico austriaco di Roma, professor Richard Bösel che ha presentato le iniziative attuate a Roma per celebrare il grande artista trentino, iniziative che vedono la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Storico-artistici con l’Istituto Storico Austriaco a Roma, con la Pontificia Università Gregoriana e la Biblioteca Hertziana di Roma per la mostra Mirabili disinganni: Andrea Pozzo a cura di Richard Bösel e Lydia Salviucci Insolera che si terrà a Roma (5 marzo – 13 maggio 2009) presso l’Istituto Nazionale per la Grafica. La realizzazione dell’iniziativa sarà sostenuta anche dall’ufficio per la realizzazione di grandi eventi della Provincia. La mostra che può vantare l’esposizione delle matrici originali utilizzate per la stampa del Trattato, acquisto recente dello stato italiano, si configura come importantissima iniziativa sull’architetto trentino. Saranno esposti come in un vero e proprio laboratorio anche gli strumenti matematici e di disegno utilizzati dall’artista (provenienti dai musei fiorentini della scienza); un convegno a Roma organizzato a partire dal 18 novembre 2009 prevede la partecipazione del soprintendente provinciale per la presentazione della ristampa del "Trattato" e va registrato anche il convegno che si aprirà nel 2010 organizzato dalla Fondazione Cini di Venezia ancora per Andrea Pozzo e che vede nel suo comitato promotore la presenza di Laura Dal Prà. Ricordiamo poi che il Museo Diocesano Tridentino organizza a sua volta, con il sostegno del Servizio Attività culturali, una mostra sull’artista trentino dedicata in particolare alla sua produzione pittorica che aprirà nel mese di dicembre e sarà dedicata a Pozzo pittore. Iniziativa presentata oggi dalla vicedirettrice del Museo, Domenica Primerano. "Sono infine lieto - ha concluso Panizza - di presentare l’anteprima del film - documentario dedicato all’artista e realizzato dalla Filmwork Company per conto del Servizio Attività culturali della Provincia, girato a Trento, Vienna e a Roma e che raccoglie interviste ad alcuni dei maggiori studiosi sull’argomento". Ricordiamo che Andrea Pozzo rimase a Roma per quasi un ventennio, fino al 1702 e in questo ambiente da sempre ricco di fermenti e stimoli artistici, ebbe modo di approfondire i suoi studi sulla prospettiva e perfezionare la sua tecnica pittorica. Qui teorizzò le sue personali concezioni di illusionismo spaziale sfociate nel famoso trattato "Perspectiva pictorum et architectorum – Prospettiva de’ pittori e architetti", scritto in lingua latina e italiana e pubblicato in due volumi per i tipi del boemo Giovanni Giacomo Komarek, il primo tomo, composto di 108 tavole, nel 1693 mentre il secondo, con 118 tavole, nel 1700. Il trattato di Pozzo ha avuto fin da subito una risonanza internazionale grazie all’importanza dei suoi insegnamenti e alle splendide tavole di illustrazione che sono divenute presto un punto di riferimento per gli architetti contemporanei e successivi, anche per quelli trentini come ad esempio Cristoforo Benedetti e i Sartori. Il trattato è stato tradotto nelle principali lingue, dal tedesco all’inglese, dal francese all’olandese e persino in cinese. La volontà di celebrare degnamente Andrea Pozzo si è pertanto incentrata su un’impresa editoriale attesa da anni e destinata a divenire una pietra miliare per gli studi di storia dell’architettura, un contributo concreto e duraturo alla conoscenza della sua opera teorica e pratica, vista la difficoltà a reperire e consultare i volumi originali. I due tomi, raccolti in confanetto, sono corredati da un fascicolo contenente due saggi critici introduttivi di Pascal Dubourg Glatigny, noto studioso di prospettiva, e Mauro Hausberger della Biblioteca comunale di Trento. L’opera è in vendita nelle librerie a partire da oggi al prezzo di copertina di 100 Euro. . .  
   
 

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