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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Novembre 2009
 
   
  PUNTERUOLO ROSSO DELLE PALME IN PUGLIA: OCCORRE INSISTERE SULLA PREVENZIONE ANCORA POCHI I COMUNI CHE HANNO FATTO RICORSO AL CONTRIBUTO REGIONALE

 
   
  Prosegue la battaglia della Puglia contro il cosiddetto punteruolo rosso, il devastante “killer” delle palme, il coleottero originario dell’Asia meridionale che dal 2005 ha avuto una forte diffusione anche in Italia ed in Puglia. “Una battaglia che ci obbliga a non abbassare la guardia - sottolinea l’assessore regionale alle risorse agroalimentari Dario Stefàno - perché si rischia un colpo mortale ad una delle espressioni botaniche più tipiche del paesaggio mediterraneo e pugliese”. Un invito rivolto soprattutto ai Comuni pugliesi, per la loro fondamentale azione di controllo del territorio. La prevenzione, infatti, rimane allo stato l’arma più efficace per evitare la diffusione degli insetti dalle piante malate a quelle sane. Per questo è fondamentale un’azione di monitoraggio e la collaborazione dei privati, a cui è chiesto di denunciare la presenza di piante in pericolo e provvedere al loro abbattimento. Per favorire l’eliminazione delle palme infestate, si ricorda, sono state messe a disposizione risorse del bilancio autonomo regionale per contribuire alle spese di smaltimento. Per ogni palma abbattuta è previsto un contributo di 400 euro che sarà riconosciuto ai Comuni che si attivano mediante convenzione con le società o le aziende che già si occupano del verde urbano o della raccolta dei rifiuti urbani smaltendo, a prezzi calmierati, anche le palme dei privati. Al momento, però sono ancora pochi i Comuni che hanno richiesto il contributo regionale. Poiché i danni provocati dal punteruolo rosso sono ingenti e, nonostante la costante azione di monitoraggio e le misure di controllo, il fenomeno non accenna ad arrestarsi, gli uffici regionali avvieranno a breve una serie di riunioni di sensibilizzazione con tutti i Comuni per una maggiore collaborazione e una più efficace ed incisiva lotta all’agente parassita. Un tempestivo abbattimento delle palme, infatti, risulta essere il metodo più valido per arginare gli effetti del punteruolo. “Abbiamo il dovere – conclude Stefàno – di tutelare un patrimonio ambientale di grande valore che caratterizza il paesaggio pugliese, soprattutto in alcune aree della regione. E per far questo occorre la partecipazione fattiva dei Comuni per scongiurare un flagello che rischia di impoverire la Puglia di una pianta che, dal punto di vista ornamentale e paesaggistico, è grandemente apprezzata”. . .  
   
 

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