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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Novembre 2009
 
   
  LA CASA DI BERNARDA ALBA IN PRIMA NAZIONALE AL PICCOLO TEATRO STUDIO DAL 5 AL 15 NOVEMBRE 2009

 
   
  Milano, 2 novembre 2009 - La drammatica condizione femminile in una società schiacciata dalla dittatura franchista Di Federico García Lorca, Lluís Pasqual ama dire che rappresenta per lui un padre artistico, un fratello maggiore che lo ha sempre guidato e ispirato nel suo lavoro di artista. “Oggi, per l’età che ho”, spiega, “mi sento maturo per il Lorca dei grandi spettacoli, dei testi più conosciuti ma anche più complessi come La casa di Bernarda Alba”. Il più internazionale dei registi spagnoli, che al Piccolo si fece conoscere nel 1987 con uno spettacolo di grande impatto come El Público (ancora da Lorca), torna a Milano portando in scena in prima nazionale al Teatro Studio dal 5 al 15 novembre il capolavoro del drammaturgo andaluso per il Festival di teatro in lingua originale del Piccolo. Protagoniste le più grandi interpreti del teatro iberico guidate da Núria Espert e Rosa Maria Sardà. La storia della madre tirannica e folle, che reclude in casa se stessa e le proprie figlie, impedendo loro di vivere e di amare, è per Pasqual la fotografia della Spagna franchista, schiacciata dalla dittatura: “Una denuncia spudorata e viva, grazie al teatro”, dice il regista. “Foto che riflettono realtà contenute in parole, in frasi scritte con il bianco ed il nero di Guernica di Picasso. Bernarda e la sua gente, allora e sempre, non difendono altro che una casta ed i suoi privilegi, sostenuta sopra colonne inamovibili di principi tanto vanamente eterni quanto vuoti e decomposti e lo fanno sfidando persino le leggi della Natura, e sapendo che semineranno solo morte”. Come in un carcere, le mura chiudono e separano dal mondo quel nucleo di donne costrette a soggiacere alla tirannia matriarcale, in uno spazio tanto ampio quanto opprimente. Si muovono come fantasmi, personaggi che sono la rappresentazione di un mondo ripiegato su se stesso, in cui non sembra penetrare alcun elemento proveniente dall’esterno. In ogni scena è palpabile la tensione del momento storico in cui è stata scritta scritta quest’opera e in ogni personaggio è possibile ritrovare un’indole, un carattere che ci riguarda, anche nel presente. La casa di Bernarda Alba è il quinto spettacolo, nel segno di Garcia Lorca, che Pasqual porta al Piccolo, dopo El Público, realizzato in occasione della prima stagione del Teatro Studio e prodotto dal Piccolo, I Sonetos del Amor Oscuro (nel 1986), La Oscura Raiz (al Teatro Grassi nel 1999), sempre con Nuria Espert, e Mariana Pineda, con il Ballet Flamenco di Sara Baras (2002). Prosegue così il lungo sodalizio artistico del regista con il Piccolo, cominciato nel 1978 come assistente di Giorgio Strehler (regista anche lui, nel 1955, di un’edizione della Casa di Bernarda Alba) e che lo ha visto portare in scena molti altri spettacoli tra cui Aspettando Godot, nel 1999 in omaggio a Strehler, Mòbil del giovane scrittore catalano Sergi Belbel, e La famiglia dell’antiquario, con Eros Pagni, entrambi nel 2007. .  
   
 

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