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Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Novembre 2009
 
   
  PACTA. DEI TEATRI APRE LA SUA STAGIONE AL TEATRO OSCAR: DAL 5 AL 22 NOVEMBRE 2009 “BEATRICE CENCI” DI ALBERTO MORAVIA. IL 7 NOVEMBRE 2009 “ELSA MORANTE AD ALTA VOCE”

 
   
  Milano, 2 novembre 2009 - Alberto Moravia ed Elsa Morante. E’ all’insegna di questi due grandi autori italiani l’apertura della stagione di Pacta. Dei Teatri che ha finalmente trovato una nuova sede presso il Teatro Oscar di via Lattanzio a Milano. La realtà diretta da Annig Raimondi presenta infatti un progetto speciale dedicato ad Alberto Moravia in cui si intrecciano la sua opera e quella della moglie Elsa Morante. Da giovedì 5 a domenica 22 novembre è in scena un testo teatrale di Moravia, “Beatrice Cenci”, mentre sabato 7 novembre è la volta di una serata particolare dedicata ad Elsa Morante e al suo romanzo Menzogna e sortilegio. Annig Rimondi, regista e interprete (accanto a Massimo Loreto, Antonio Rosti, Vladimir Todisco Grande e Maria Eugenia D’aquino) rilegge il primo testo teatrale di Moravia con uno sguardo attento e capace di coglierne tutte le sfumature, mettendo a fuoco l’animo piccolo-borghese con l’aridità morale e la vacuità che lo caratterizzano. Anche in Beatrice Cenci, come in tutto il mondo letterario di Moravia, i personaggi attraversano la storia da spettatori annoiati, esercitando una sensualità indifferente al prossimo. Sono la noia e l’urgenza passionale a muovere le fila del racconto, verso un finale tragico che interroga lo spettatore moderno sul senso delle relazioni umane. La sciagurata vicenda di Beatrice Cenci ha ispirato artisti di ogni epoca: il suo è stato uno dei processi più famosi della storia e la sua vita si è presto trasformata in leggenda. Il padre Francesco, crudele e dissoluto la rinchiude con la matrigna nella Rocca di Petrella. Beatrice, con la complicità del suo amante Olimpio, uccide Francesco, ma il loro amore non dura. Olimpio fugge mentre alla Rocca arriva la giustizia per indagare e Beatrice finirà decapitata. L’attenzione di Alberto Moravia si concentra sui meccanismi che portarono al parricidio e alla conseguente catastrofe familiare, in cui la perversione del “male” travolge l’ingenuo teatro delle illusioni umane. L’omaggio ad Alberto Moravia si arricchisce di un capitolo prezioso, con la serata speciale dedicata ad Elsa Morante, sua compagna di vita per molti anni, sul romanzo Menzogna e sortilegio. La Morante, in antitesi al neorealismo letterario imperante (siamo nell’immediato dopoguerra) di cui anche Moravia fu un esponente, crea la tessitura di un romanzo ottocentesco, il romanzo familiare di Elisa, la protagonista, adottando lo stile di una favola e di un grande racconto d’amore con cui racconta però quanto di meno fiabesco ci sia nel Novecento, le nevrosi autodistruttive dei ceti piccolo-borghesi (e qui sta il trait d’union con l’universo poetico del marito), la loro ambiguità e falsità. Elisa infatti, fatalmente “malata di menzogna”, cerca di liberarsi dagli incubi dell’infanzia scrivendo un romanzo che ribalta la realtà e fa perdere i confini tra vero e falso. Www. Pacta. Org .  
   
 

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