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Notiziario Marketpress di Martedì 03 Novembre 2009
 
   
  LAVORI PUBBLICI IN SCILIA: 2010 SARA’ ANNO RIFORMA LEGGE APPALTI

 
   
  Palermo, 3 novembre 2009 – “La contrazione delle gare d’appalto svolte in Sicilia fra il 2008 ed il 2009 è un fenomeno fisiologico legato alla crisi economica globale, alla fase di passaggio da un sistema di finanziamenti comunitari ad un altro (programmazione 2007/2013) ed al blocco di molti finanziamenti pubblici che solo ora stanno arrivando in Sicilia. Sono già in pubblicazione numerosi bandi della nuova programmazione comunitaria inerenti proprio il settore dei lavori pubblici, con particolare riferimento ai trasporti e nel 2010 il numero di gare tornerà ad impennarsi”. Lo ha detto l’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Siciliana Nino Beninati commentando i dati sull’andamento delle gare d’appalto in Sicilia. “La Sicilia va verso una nuova ed impegnativa fase proprio nel settore delle opere pubbliche e dunque dell’espletamento della gare d’appalto. Una fase nella quale l’esperienza degli Urega ed il loro impegno saranno importanti per garantire efficienza, celerità e trasparenza. L’impegno di questi uffici sarà in crescita anche per effetto dell’abbassamento della soglia economica oltre la quale la gara andrà espletata dalle stazioni uniche appaltanti”. Gli Urega (Uffici Regionali Espletamento Gare d’Appalto) sono stati istituiti in Sicilia con legge nel 2005. Dopo una prima fase di avvio, che ha visto svolgersi, nello stesso 2005 solo 6 gare, dal 2006 sono entrati nel pieno delle loro funzioni. Svolgono gare d’appalto per importi a base d’asta pari o superiori ad 1 milione e 250 mila euro. Gli Urega sono 9, uno per provincia, più uno centrale. Contano, complessivamente, 9 presidenti e 9 vice presidenti, 24 dirigenti e 191 unità di personale regionale. Le indennità di Presidenti e Vice Presidenti costano 729 mila euro l’anno. Dei 24 dirigenti due sono in sede centrale e 22 negli Urega provinciali con una media di 2,4 dirigenti per ogni ufficio. Con l’entrata in vigore della riforma della Pubblica Amministrazione regionale, gli Urega passeranno dagli attuali 9 a sei o sette attraverso l’accorpamento degli Urega di Enna e Caltanissetta e di Ragusa e Siracusa, mentre è ancora in dubbio l’accorpamento di Agrigento con Trapani. In attesa dell’entrata in vigore della riforma l’assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati ha, comune, designato solo 6 nuovi presidenti assegnando ad interim la guida delle tre Urega che potrebbero essere soppresse. Per parlare anche di questo nei giorni scorsi si è svolto un incontro pubblico fra gli imprenditori dell’Ance Sicilia, l’Assessore Beninati ed i dirigenti generali del Dipartimento Lavori Pubblici Manlio Munafò e del Dipartimento Ispettorato Tecnico Alessandra Russo. Gli imprenditori, indicando gli Urega come effettivi presidi di legalità e trasparenza in base all’esperienza maturata ed alla costante crescita del sistema, hanno avanzato richieste largamente condivisibili. Fra queste l’abbattimento del limite minimo per l’espletamento delle gare d’appalto da parte degli Urega che dovrebbe passare dagli attuali 1 milione e 250 mila euro a 500 mila euro; la semplificazione delle procedure e l’accelerazione delle gare attraverso l’attribuzione, proprio agli Urega, di maggiori competenze che permettano agli Uffici per l’espletamento delle gare di prendere in carico la procedura dal bando fino all’aggiudicazione della gara. Alla luce dell’abbassamento del limite minimo per le gare, la struttura degli Urega potrà essere ulteriormente rivista. “Il confronto dovrà giungere celermente ad una concreta proposta per la stesura di una legge di riforma del sistema degli appalti in Sicilia - dice l’assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati - che sia composta da pochi articoli, di chiara e semplice lettura e che risolva le più specifiche criticità dell’attuale normativa. Nel frattempo gli uffici stanno valutando l’avvio da subito di migliorie attraverso gli strumenti delle circolari e dei decreti assessoriali. Fra gli scopi finali anche una sempre crescente trasparenza, una maggiore uniformità di procedure nell’espletamento delle gare d’appalto, e la velocizzazione delle medesime procedure per far sì che si possa giungere dal bando di gara all’apertura del cantiere in un lasso di tempo ragionevolmente breve”. .  
   
 

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