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Notiziario Marketpress di
Lunedì 09 Novembre 2009 |
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RIFORMA DEL PROCESSO CIVILE, MEDIAZIONE DELLE CONTROVERSIE CIVILI E COMMERCIALI
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La mediazione delle controversie civili e commerciali è il nuovo istituto giuridico proposto dal ministro della giustizia, Angelino Alfano, in attuazione di una delle deleghe date al governo per la riforma del processo civile. Un sistema ´´in grado di deflazionare il sistema giudiziario italiano rispetto al carico degli arretrati e al rischio di accumulare nuovo ritardo´´, ha detto il ministro nel corso della conferenza stampa a termine del Consiglio che ha visto l’approvazione dello schema di decreto legislativo. La mediazione mira a indurre la parti al ripristino in funzione dei loro interessi: non punta a trovare il “colpevole e l’innocente” e non valuta la situazione solo in riferimento al passato, come invece accade nella controversia giudiziaria, ma punta al risolvere il presente con uno sguardo al futuro: a mediare, appunto, tra le parti che possono avere ancora degli interessi in comune. In alcune materie particolarmente conflittuali, ha spiegato Alfano, la mediazione sarà obbligatoria prima di avviare un giudizio civile in tribunale: nei casi di liti in materia di condominio, locazione, responsabilità medica e contratti bancari, finanziari e assicurativi. In tutte le altre materie, la mediazione sarà esperibile su volontaria scelta delle parti. O ancora su invito del giudice che, nel corso di un processo, ritiene possibile trovare, entro 120 giorni, una conciliazione tra le parti con l´aiuto di un mediatore. Qualora l’accordo non venga raggiunto, il mediatore farà una proposta finale di risoluzione della controversia, che spetterà alle parti se accettare oppure no. E’ da tener presente che, se la sentenza del giudice che interviene in mancanza di un accordo tra le parti corrisponde alla proposta finale del mediatore, le spese del processo saranno sopportate dalla parte che ha rifiutato la soluzione conciliativa. Questo istituto permetterà al cittadino di far valere le proprie ragioni dinanzi a un mediatore professionista “con requisiti di terzietà”. L´organismo dove il mediatore presterà la sua opera sarà vigilato dal Ministero della Giustizia, istituito nei prossimi 90 giorni. Il decreto legislativo sulla mediazione civile passa ora all´esame delle Commissioni parlamentari competenti per poi tornare in Consiglio dei Ministri per il via libera definitivo . |
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