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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Novembre 2009
 
   
  PD FVG: MORETTON, TONDO DICA NO A CENTRALE NUCLEARE A MONFALCONE

 
   
  Trieste, 5 novembre 2009 - Tondo deve dire no alla centrale nucleare a Monfalcone. La sollecitazione giunge dal capogruppo consiliare regionale del Pd Gianfranco Moretton, che ricorda come il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia , all´inizio della legislatura, abbia ampiamente discusso il tema del nucleare. Proprio su questo argomento - sottolinea Moretton - il gruppo del Pd con tutto il centro sinistra aveva presentato un ordine del giorno subito dopo il guasto alla centrale di Krsko del 4 giugno 2008 che ha allarmato l´Europa. Tutti i gruppi politici convenivano sulla necessità di puntare sulle fonti energetiche rinnovabili e di pensare all´energia nucleare solo se prodotta dagli impianti di quarta generazione. L´ordine del giorno fu approvato dal Consiglio regionale e Tondo avrebbe dovuto tenerne conto. Anche sull´idea del presidente della Regione, già manifestata nel luglio del 2008, che Friulia potesse entrare nella società slovena per il raddoppio della centrale di Krsko, la politica regionale e, in particolare, il centrosinistra, aveva manifestato ferma contrarietà, invitandolo ad affrontare la questione in Consiglio regionale, vista la sua delicatezza. Oggi Tondo, perseguendo il suo obiettivo, rilancia con convinzione la sua proposta, invitando non più Friulia ma l´Enel a partecipare al raddoppio della centrale. Il gruppo Pd si augura che Tondo, prima di esprimersi su questioni così delicate, coinvolga tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale per spiegare e giustificare le sue dichiarazioni che, tra l´altro, sono in controtendenza rispetto all´ordine del giorno approvato. E, nell´attesa, dica chiaramente di no all´ipotesi di costruzione della centrale nucleare a Monfalcone. Tondo - conclude Moretton - sia consapevole che un impianto nucleare vetusto come quello di Krsko, per di più non adeguato alle norme Ue, non garantisce la sicurezza dei cittadini dei Paesi confinanti. Figuriamoci che cosa accadrebbe nel caso di raddoppio adottando un´impiantistica di terza generazione. .  
   
 

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