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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Novembre 2009 |
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NUOVO STUDIO CHIARISCE LE DINAMICHE DELLE PANDEMIE INFLUENZALI
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Bruxelles, 5 novembre 2009 - Un´equipe internazionale di scienziati ha messo a punto un nuovo modello utile per predire le pandemie influenzali e l´efficacia dei vaccini. Lo studio, in parte finanziato dall´Unione europea e pubblicato sulla rivista Science, mette in relazione l´evoluzione del virus e i livelli di immunizzazione necessari per prevenire la diffusione su larga scala della malattia nella popolazione. I risultati potrebbero infine consentire di meglio comprendere le dinamiche alla base di numerose malattie infettive. Una parte del finanziamento destinato a questa ricerca, che ha riunito ricercatori olandesi, britannici e statunitensi, deriva dal progetto Emperie ("European management platform for emerging and re-emerging infectious disease entities"), a sua volta finanziato in riferimento alla tematica "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq). I virus dell´influenza hanno una maggiore probabilità di "ingannare" il sistema immunitario dei propri ospiti poiché presentano aminoacidi diversi in corrispondenza dei principali punti molecolari. La probabilità di contrarre il virus e di esserne a lungo portatori è direttamente proporzionale alla quantità di differenze tra il ceppo influenzale per il quale si è stati vaccinati e il nuovo ceppo. I ricercatori hanno lavorato sulla base dell´influenza equina: "È dagli anni sessanta che si utilizzano vaccini contro l´influenza equina, in modo particolare per i cavalli da corsa", si afferma nello studio. "Per più di quarant´anni tutte le infezioni associate all´influenza equina sono state causate da ceppi del sottotipo H3n8, che ha un decorso simile a quello dell´influenza stagionale A che colpisce gli esseri umani". Questo studio ha rilevato che quando due o più aminoacidi vengono sostituiti, prende il via l´epidemia. La probabilità di contrarre l´infezione e, di conseguenza, dello sviluppo di pandemie di dimensioni significative aumentano se il sistema immunitario dell´ospite percepisce il nuovo virus e il virus contro il quale è stato vaccinato come appartenenti a due ceppi completamente diversi. Sulla base del fatto che nella popolazione vi sono soggetti vaccinati contro diverse tipologie di influenza (a seconda di quando è avvenuta la vaccinazione) e soggetti non immunizzati contro questi virus, gli scienziati hanno determinato che il grado di variabilità dell´immunità ai virus nella popolazione è un fattore chiave per quanto concerne il rischio di epidemia. Infine, gli scienziati auspicano che i risultati ottenuti possano aiutare i responsabili della sanità pubblica a valutare l´efficacia dei vaccini sulla base del legame di quest´ultimo con il ceppo preponderante in e il livello si immunizzazione nella popolazione. "La ricerca concerne l´uso dei vaccini per il controllo dell´influenza a carattere pandemico", continua lo studio. "I vaccini prepandemici hanno il vantaggio di poter essere utilizzati a scopo profilattico e di poter essere distribuiti in tempi rapidi ai soggetti a rischio in caso di crisi, ma è improbabile che rispondano perfettamente ai ceppi in circolazione. Il nostro lavoro dimostra che anche questi vaccini possono avere dei benefici per la popolazione; l´aumento della percentuale di persone vaccinate può compensare la mancata identità tra i ceppi. "L´obiettivo è associare i risultati delle dinamiche epidemiche. È un obiettivo realistico poiché continuano ad essere raccolti i dati sequenziali dell´influenza", conclude lo studio. "Le idee presentate [in questo studio] potrebbero essere applicate a numerose classi di infezioni, comprese le classi emergenti, riemergenti e le malattie infettive esistenti". Per ulteriori informazioni, visitare: Science http://www. Sciencemag. Org/ Progetto Emperie http://cordis. Europa. Eu/fetch?caller=fp7_proj_en&action=d&rcn=91241 University of Georgia http://www. Uga. Edu/ Maggiori informazioni relative alla ricerca sulla salute finanziata dall´Ue: http://ec. Europa. Eu/research/health/index_en. Html . |
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