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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Novembre 2009
 
   
  TRENTO, COOPERATIVE: NOVITA´ IN MATERIA DI VIGILANZA APPROVATI ANCHE I CRITERI PER DEFINIRE I COSTI DELLE REVISIONI DELLE COOPERATIVE NON ADERENTI ALLA FEDERAZIONE

 
   
   Trento, 5 novembre 2009 - "Lo scorso anno la legge regionale aveva già segnato una importante novità nel sistema di controllo e revisione nel mondo della cooperazione. Per la prima volta è stato avviato un processo di razionalizzazione che ha messo ordine nel settore. Ieri, con le delibere appena approvate, si definiscono ulteriormente criteri e regole di un settore che rimane decisivo per il tessuto economico, e non solo, della nostra terra". Così Franco Panizza, assessore alla cultura e cooperazione, commenta le recenti decisioni della Giunta provinciale che nell´ultima seduta ha dato il via libera a nuove direttive che specificano e adattano alcuni istituti alla realtà trentina. In particolare è stato costituito un tavolo di intesa con la Federazione Trentina della Cooperazione per coordinare e uniformare lo svolgimento dell’attività di vigilanza sugli enti cooperativi. Inoltre, con altra delibera, è stata fissata la determinazione dei compensi spettanti per le revisioni ordinarie biennali degli enti cooperativi non aderenti ad alcuna associazione di rappresentanza legalmente riconosciuta. Vediamo i dettagli. Com´è noto, con il 1° gennaio 2009, è entrata in vigore la nuova legge regionale (la 5 del 29 luglio 2008) sulla vigilanza degli enti cooperativi, a cui ha fatto seguito il regolamento regionale approvato nel dicembre 2008. A completamento del quadro normativo, la Giunta provinciale ha approvato nella seduta del 30 ottobre scorso le proprie direttive che specificano e adattano alcuni istituti alla realtà trentina. Da una parte è istituzionalizzato un tavolo di intesa con la Federazione Trentina della Cooperazione, unica associazione regolarmente riconosciuta in provincia di Trento. L´obiettivo è quello di coordinare e uniformare gli interventi di vigilanza, in particolare a fronte delle situazioni di crisi in cui possono trovarsi le cooperative. Vengono poi date delle istruzioni di dettaglio per la tenuta del Registro degli enti cooperativi, al quale tutte le cooperative sono obbligate ad iscriversi, avendo come obiettivo anche la semplificazione – peraltro è previsto che non si deve depositare alcun atto - e la possibilità di utilizzo degli strumenti informatici. Ulteriore novità sta nella possibilità per il Servizio Commercio e Cooperazione di attivare d´ufficio molti procedimenti; in tal modo, esso può di fatto assistere nell’adempimento delle incombenze amministrative le nostre cooperative, rendendosi parte attiva nello svolgimento delle procedure burocratiche. Altro nodo riguarda gli incarichi per lo svolgimento della revisione e delle altre delicate funzioni di vigilanza (si pensi al commissariamento, alla messa in liquidazione coatta amministrativa, ecc. ), per i quali la Giunta ha riconosciuto la peculiare natura delle pubbliche funzioni esercitate e li ha, pertanto, ritenuti rientranti fra le esclusioni dall´applicazione del capo I bis della legge provinciale 23/90 in merito al divieto di cumulo degli incarichi. Senza scendere nel dettaglio di ogni norma, viene perfezionato il procedimento revisionale in modo da privilegiare il confronto con la cooperativa; il fine è quello di accentuare la funzione consultiva della revisione cooperativa, tipica del modello Raiffeisen al quale si ispira il movimento cooperativo trentino. Peraltro, ove si riscontrino violazioni in materie particolarmente sensibili – e sono ritenute tali le norme inerenti le agevolazioni pubbliche ed i rapporti di lavoro - è previsto che le autorità di vigilanza le segnalino alle strutture provinciali competenti per gli atti conseguenti. Vengono inoltre formulate alcune disposizioni che riguardano le procedure sanzionatorie precisando, nel rispetto della legge, soglie e modalità operative. Anche qui l´obiettivo è quello di semplificare gli istituti e di definire esattamente i presupposti dell´azione delle autorità di vigilanza. "Sicuramente - ha detto l´assessore Franco Panizza - la materia della vigilanza sugli enti cooperativi è complessa e riguarda una molteplicità di settori economici e di realtà operative. In ogni caso, in virtù delle nostre potestà statutarie, la Regione e la Provincia hanno potuto perfezionare un sistema che, nel rispetto delle prerogative statali nelle materie di rispettiva competenza, accompagna le imprese cooperative preservandone la funzione sociale ed economica. " Nella stessa seduta della Giunta provinciale, sono stati approvati anche i criteri per definire i costi delle revisioni delle cooperative non aderenti alla Federazione trentina della cooperazione. Come è noto, infatti, le cooperative che non aderiscono alla Federazione, sono soggette alla revisione cooperativa che è disposta dal Servizio commercio e cooperazione. Il servizio provvede assegnando l’incarico a professionisti iscritti all’Aldo dei revisori contabili. Il provvedimento approvato dalla Giunta provinciale fissa i criteri ed i limiti minimo e massimo per la determinazione dei compensi dei revisori formulati tenendo conto della dimensione delle cooperative. Per la definizione dei criteri e dei limiti si è trovato un accordo con l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Trento e Rovereto. Ad oggi, delle 658 cooperative iscritte al Registro degli enti cooperativi della provincia di Trento, 516 aderiscono alla Federazione trentina della cooperazione e 148 fanno capo direttamente dal Servizio Commercio e cooperazione. Di queste, circa 90 sono revisionate ogni biennio - mentre le altre sono soggette a procedure di liquidazione coatta amministrativa (e come tali non sono soggette a revisione cooperativa). .  
   
 

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