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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Novembre 2009
 
   
  SERVIZI: IMPRESE E SINDACATI INSIEME CONTRO RITARDATI PAGAMENTI E STRETTA CREDITIZIA

 
   
  Roma, 9 novembre 2009 - Individuare rapidamente misure per accelerare i pagamenti dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle aziende fornitrici, anche attraverso l’intervento diretto della Cassa Depositi e Prestiti; identificare strumenti e procedure perché sia la Pubblica amministrazione debitrice, piuttosto che il sistema delle imprese creditrici, a rivolgersi al sistema bancario per sopperire alle carenze di liquidità; diffusione a livello nazionale di best practices quali Finlombarda o il recente accordo tra la Provincia di Roma e il mondo bancario. Queste sono tre delle proposte avanzate il 5 novembre nei confronti del Governo congiuntamente dal Taiis (Tavolo Interassociativo Imprese dei Servizi) e dalle Organizzazioni Sindacali di categoria riunitesi a Roma presso il Cnel per il convegno “Appalti di servizi – Etica, concorrenza, regole, ritardi di pagamento”. Il fenomeno del ritardo nei pagamenti, che vede totalmente allineati sindacati e parti datoriali, è talmente grave da aver attirato l’attenzione della Commissione Europea, che ha avanzato una proposta di modifica della Direttiva vigente contro i ritardi di pagamento. Tale Direttiva (35/2000) non fa divieto di pagare oltre i termini da essa previsti, ma vuole, attraverso la previsione di interessi moratori dovuti alle imprese in caso di ritardi, porre uno strumento di dissuasione a tali comportamenti. Tuttavia, l’effetto deterrente non ha di fatto prodotto gli effetti attesi, a causa della non paritaria forza contrattuale delle parti contraenti. Sulla base di ciò, il Taiis auspica un ulteriore irrigidimento della normativa, prevedendo la nullità di eventuali accordi derogatori delle condizioni in essa previste e comunque delle condizioni definite dalle parti nel contratto, prevedendo in particolare il divieto di modificarle successivamente. La soluzione al grave problema dei ritardi di pagamento resta una condizione irrinunciabile, necessaria, ma non sufficiente, a qualificare il mercato delle esternalizzazioni dei servizi; il Tavolo ha infatti chiesto, inoltre, che: le gare d’appalto siano svolte essenzialmente con la metodologia dell’offerta economica più vantaggiosa; sia pienamente riconosciuta la revisione prezzi e nei bandi di gara, garantendo metodologie qualificate di appalto, regole certe e più trasparenti di aggiudicazione improntate alla valorizzazione della qualità dei servizi, al pieno rispetto delle norme contrattuali e alla verifica della qualificazione delle imprese. Elaborazioni Taiis Ritardi Pagamento - Monte crediti delle imprese: 60. 000 - 70. 000 milioni di euro (di cui circa il 46% sono ritardi di pagamento da parte di enti del Ssn). Giorni medi di ritardo oltre i termini previsti dal contratto tra le parti o, in assenza, dalla Direttiva 2000/35/Ce (30 giorni): oltre 100 Ritardo nei pagamenti Enti Locali: la situazione è variegata a livello nazionale con pochissime aree con ritardi minimi, come il Veneto, mentre la maggior parte del territorio e in particolare il centro sud presenta ritardi da 6 a oltre 12 mesi, con punte anche di 2 anni in Sicilia. Tendenze: complessivamente in peggioramento. Sul piano tipologico: In peggioramento la sanità; Stabili scuola e sociale. Focus su Sistema Sanitario Nazionale: Tendenze 2008-2009. Indebitamento complessivo degli enti del Ssn ( Tabella 1. ): 49. 248. 430, stime Corte dei Conti (63. 387 secondo le stime della recente ricerca di Confindustria). Indebitamento verso fornitori degli enti del Ssn ( Tabella 1. ) 32. 118. 008, stime Corte dei Conti (40. 626 secondo le stime di Confindustria). Tempi medi di pagamento alle Aziende fornitrici del Ssn (Tabella 2. ): 247 giorni. Notevole è il divario riscontrabile a livello regionale sui tempi di pagamento dei fornitori riferiti al biennio 2008 -2009 (fino al mese di aprile compreso), con tempi particolarmente lunghi in Molise (676), Calabria (652), Campania (618), Lazio (484) e Puglia (422). Sono di rilievo, ma più contenuti delle regioni precedentemente indicate, i ritardi di Piemonte (286), Emilia Romagna (287) e Veneto (248). Invece, tre regioni a statuto speciale, Friuli V. G. (90), Trentino A. A. (106) e Valle d’Aosta (132) risultano, nel triennio in esame, le regioni con tempi medi di pagamento (3/4 mesi) alle aziende fornitrici più bassi a livello nazionale. Tabella 1
Asl+aziende Ospedaliere (importi in migliaia di euro)
Regione 2007 2008
Indebitamento totale Enti Ssn Debito v/s Fornitori Indebitamento totale Enti Ssn Debito v/s Fornitori
Piemonte 3. 919. 491 1. 686. 502
Lombardia 4. 806. 578 2. 545. 370 4. 120. 947 2. 467. 958
Veneto 3. 396. 754 2. 247. 363 3. 217. 93 2. 074. 390
Liguria 1. 089. 314 698. 839
E. Romagna 4. 425. 416 2. 932. 724 4. 368. 645 2. 563. 685
Toscana 2. 456. 523 1. 228. 226 2. 402. 854 1. 304. 610
Umbria 353. 868 233. 618 324. 372 205. 828
Marche 801. 048 576. 192 645. 525 428. 388
Lazio 13. 728. 787 11. 015. 246
Abruzzo 2. 073. 695 1. 252. 292 1. 304. 028 840. 279
Molise 369. 367 261. 018 349. 652 248. 971
Campania 7. 350. 641 4. 727. 131 6. 514. 657 4. 967. 274
Puglia 2. 193. 830 1. 438. 704 2. 602. 065 1. 833. 401
Basilicata 212. 146 157. 234 234. 700 161. 329
Calabria 2. 070. 972 1. 117. 549
Totale 49. 248. 430 32. 118. 008
Fonte: Elaborazione Taiis su dati contenuti nella Relazione Sulla Gestione Finanziaria Dei T. F. Regioni Esercizi 2007 - 2008 della Corte dei Conti 2 Al 2007, secondo le rilevazioni sulla gestione finanziaria delle regioni della Corte dei Conti, le strutture pubbliche sanitarie (Asl + aziende ospedaliere), hanno ac¬cumulato disavanzi per un totale di 49,2 mld di euro pari a circa il 3,2% del Pil nominale. Si tratta di una cifra a dir poco ragguardevole, che evidenzia un significativo scostamento dagli obiettivi di bilancio definiti in sede di pro¬grammazione dei livelli di assistenza ed una forte difficoltà dello strumento dei tetti di spesa a produrre i risultati attesi nel contenere la dinamica della spesa sanitaria. La quota di gran lunga più consistente dei debiti degli enti sanitari – il 65,2% del totale – sarebbe rappresentata dai debiti verso i fornitori per i ritardi accumulati. Al 31 dicembre 2007, essi avrebbero raggiunto oltre 32 mld di euro . La Regione maggiormente indebitata risulta essere il Lazio con importi in continua crescita: nel periodo 2004- 2007 si passa da 8,4 mld di euro del 2004, a 13,7 mld (di cui più di 11 mld sono di euro sono debiti vs fornitori) registrati a fine esercizio 2007, con un incremento nel quadriennio pari al 6 2,4%. A seguire vi è la Campania, che nel 2008 mostra un decremento dell’indebitamento di oltre 11 punti percentuali, rispetto all’esercizio precedente (passando da un indebitamento totale di 7,3 mld di euro a 6. 5 mld di euro) ma allo stesso tempo un incremento di 5,08 punti percentuali di debiti vs fornitori passando da un indebitamento vs fornitori di 4,7 mld di euro nel 2007 a 4. 9 mld di euro nel 2008). La Lombardia fa invece registrare un abbattimento sia del debito totale sia del debito vs fornitori rispettivamente del 14 %, e del 3. 4% tra 2007 e 2008. L’emilia Romagna (evidenziata in tabella 1) presenta pure un andamento in riduzione dei debiti verso fornitori (a partire dal 2006), passando poi dai 2,9 miliardi del 2007 ai 2,5 del 2008. Tabella 2.
Regioni Anno 2008 Anno 2009 ( dati al 30 aprile)
min max min max
Piemonte 256 281 273 286
Valle D´aosta 103 131 111 132
Lombardia 138 205 138 156
Trentino A. A. 84 106 98 106
Veneto 208 263 228 248
Friuli V. G. 65 94 83 90
Liguria 163 243 188 197
E. Romagna 260 379 282 287
Toscana 170 209 194 206
Umbria 127 203 155 159
Marche 122 213 138 161
Lazio 378 530 423 484
Abruzzo 209 345 205 217
Molise 530 921 577 676
Campania 534 620 608 618
Puglia 313 391 398 422
Basilicata 143 200 173 205
Calabria 523 604 615 652
Sicilia 260 320 210 226
Sardegna 215 285 214 249
Fonte: Relazione Sulla Gestione Finanziaria Dm T. F. Regioni Esercizi 2007 - 2008 della Corte dei Conti Elaborazione Corte dei Conti su dati Assobiomedica. .
 
   
 

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