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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Novembre 2009
 
   
  TRENTO: IL DISTRETTO DEL PORFIDO E´ PIU´ FORTE INCENTIVI PER CHI SI CONSORZIA, MONITORAGGIO DEL SETTORE, MAGGIORE SICUREZZA SUL LAVORO

 
   
  Trento, 5 novembre 2009 - Lo scorso 5 novembre in Provincia è stato firmato un protocollo d´intesa che interessa il settore del porfido. Obiettivo, la riqualificazione complessiva del settore, con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. "Quello che sigliamo oggi - ha detto l´assessore Alessandro Olivi illustrandone i contenuti, - è un protocollo denso di impegni programmatici e politici che responsabilizzano i diversi soggetti coinvolti. E´ stato merito delle organizzazioni sindacali se è partito un percorso di confronto serrato he ha coinvolto tutti coloro che del porfido vivono e col porfido lavorano. Abbiamo individuato una pista lungo la quale procedere, un metodo di confronto e di condivisione, questo, che senz´altro darà i suoi frutti". Attorno al tavolo erano seduti la Provincia autonoma di Trento, rappresentata dall´assessore competente, accompagnato dal suo dirigente generale Paolo Spagni; il Distretto del porfido e delle pietre trentine col suo presidente Mariano Gianotti; i sindaci dei comuni del porfido (Albiano, Baselga di Piné, Cembra, Fornace, Lases); la Confindustria Trento; l´Associazione artigiani e piccole imprese; la Federazione Trentina della Cooperazione e le organizzazioni sindacali con le sigle Cgil Fillea e Cisl Filca. "Il protocollo è lo strumento che ci consentirà di riqualificare il settore oggi in crisi - ha continuato l´assessore Olivi, - ma anche un modo per sottolineare l´importanza dell´innovazione, del fare politiche di rete, del potenziamento complessivo del settore con un occhio al risultato economico ma anche alla sostenibilità sociale e ambientale. E´, anche, un documento che evidenzia l´importanza del Distretto del porfido e delle pietre trentine voluto dalla legge provinciale n. 7 del 2006, che diventa un vero e proprio osservatorio dell´intero comparto e punto di snodo e di coordinamento al quale tutti i soggetti dovranno d´ora in poi fare riferimento. " Quattro sono in sintesi i contenuti del protocollo, gli obiettivi che i soggetti firmatari si sono impegnati a perseguire "con un´azione di condivisione e di continuo e frequente confronto che chiediamo continui anche in futuro", hanno sottolineato e chiesto i sindacati del settore. Innanzitutto soggetti pubblici e soggetti privati si impegnano a verificare costantemente la situazione del settore e ad affrontare le situazioni di crisi sviluppando al meglio le relazioni col sindacato, che di questo protocollo è stato il primo ispiratore. L´obiettivo centrale è quello di salvaguardare il patrimonio di professionalità del settore ("dobbiamo recuperare l´orgoglio che un tempo distingueva la professione del porfidaro", ha detto il presidente del Distretto Gianotti nel suo accorato intervento) e di utilizzare al meglio e laddove necessario gli ammortizzatori sociali previsti dalle normative nazionali e provinciali. L´attività di monitoraggio - e qui siamo al secondo obiettivo - coinvolgerà anche i comuni e il Servizio minerario della Provincia nella raccolta sistematica dei dati relativi alle aziende titolari di concessione o di autorizzazione di cava, con particolare riferimento ai temi dell´occupazione, del materiale scavato e lavorato, del processo organizzativo e produttivo e del fatturato. Le informazioni saranno poi trasmesse al Distretto, che diventerà quindi un vero e proprio "osservatorio" dell´intero comparto, con funzioni di coordinamento fra tutti i soggetti coinvolti. L´impegno invece che riguarderà in primis la Provincia e il suo Assessorato all´industria, artigianato e commercio sarà quello di individuare forme di incentivi concreti e premianti per quelle aziende che creeranno forme di aggregazione e di cooperazione, che si lavoreranno per migliorare l´efficienza e la competitività anche attraverso strumenti innovativi e che introdurranno meccanismi, regole e comportamenti che favoriranno lo scambio e il dialogo con i diversi soggetti della filiera "porfido". Infine, e siamo al quarto obiettivo, le parti intendono promuovere presso le aziende il riconoscimento del ruolo e delle peculiarità operative degli organi di promozione del Distretto del porfido e della pietra trentina. Il tutto per riqualificare il settore offrendogli nuove opportunità di sviluppo e di crescita in un´ottica comunque di sostenibilità economica, sociale e ambientale. "Questi, che possono sembrare solo enunciazioni teoriche e di principio - ha concluso l´assessore Olivi, congratulandosi con tutti gli attori presenti, - sono invece precisi e concreti impegni che noi tutti ci assumiamo ognuno per il ruolo che riveste all´interno di questo tavolo di concertazione, sono il punto di partenza per un percorso che ha già raggiunto un primo significativo traguardo: quello della condivisione, del riconoscimento reciproco e della voglia di lavorare assieme per il bene di un settore che, per l´economia trentina, è un´importante voce nel contesto della nostra economia". .  
   
 

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