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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Novembre 2009
 
   
  CALABRIA: STAZIONE UNICA APPALTANTE, SIGLATO OGGI A PALAZZO ALEMANNI UN PROTOCOLLO D’INTESA CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI

 
   
  Catanzaro, 9 novembre 2009 - È stato sottoscritto il 5 novembre a Catanzaro, nella sede della presidenza della Regione, un protocollo di collaborazione “per la qualità, la legalità e la sicurezza del lavoro nei cantieri e nel ciclo degli appalti pubblici” tra la Stazione unica appaltante della Regione e i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Alla cerimonia della firma erano presenti il presidente della Regione Agazio Loiero, il presidente del Comitato di sorveglianza della Sua Ivan Cicconi, il commissario dell’organismo Salvatore Boemi, e segretari generali Sergio Genco della Cgil, Luigi Sbarra della Cisl, Roberto Castagna dell’Uil e Antonio Franco dell’Ugl). Il Protocollo prevede la definizione di procedure e modalità di applicazione della legge sulla Sua, l’elaborazione e la promozione di proposte per il miglioramento di norme e prassi per l’affidamento e l’esecuzione di contratti pubblici e la definizione e promozione di iniziative e attività per la diffusione della cultura della legalità. A tale è stato costituito un Tavolo permanente con rappresentanti della Stazione appaltante e organizzazioni sindacali. “Abbiamo affidato un ruolo strategico alla Stazione unica appaltante - ha detto il presidente Loiero - forse perché riteniamo che qui in Calabria sia necessario un di più di trasparenza. Per questo la collaborazione con il sindacato e´ importantissima. L´organismo, pur con le sue difficoltà, sta procedendo in maniera spedita e speriamo che dal primo gennaio possa andare a regime”. Giudizio unanimemente positivo è stato espresso dai segretari generali regionali dei sindacati sul ruolo determinante della Sua come strumento operativo. Per Castagna della Uil si tratta di “una scelta di grande intelligenza e civiltà che si realizza in una regione estremamente delicata e difficile per le situazioni che qui si vivono”. Sbarra della Cisl ha posto l’accento sulla “volontà condivisa di dotare la Calabria di un’autorità che inserisse elementi di legalità e trasparenza in settori di particolare delicatezza”. Per Genco della Cgil la Sua “e una delle scelte più importanti e innovative della Giunta regionale e del presidente Loiero. Quello di oggi è un punto di partenza e non di arrivo. La missione della Sua, infatti, è quella di modificare lo stato delle cose”. Franco dell’Ugl, infine, ha sostenuto che si tratta di “una pagina importante” alla quale il suo sindacato è ben felice di dare il proprio contributo”. L’intesa siglata oggi vuole rappresentare uno stimolo per promuovere competenze e strumenti ai fini di una efficace applicazione della legge regionale 26/2007 e, in generale, delle norme nazionali che regolano l’affidamento e l’esecuzione di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, ai fini della legalità nel ciclo degli appalti pubblici e di sicurezza dei lavoratori nella fase di esecuzione degli stessi. Si intende, inoltre, dare vita a una forma nuova di collaborazione, fondata non tanto sulla elencazione delle problematiche e delle norme che tutti sono tenuti a rispettare, quanto sulla definizione di un metodo di lavoro capace di dare continuità al perseguimento degli obiettivi di legalità e di sicurezza nei luoghi di lavoro ma anche di sollecitare e premiare la qualità delle imprese ed i comportamenti virtuosi delle amministrazioni pubbliche. Le esperienze dei protocolli infatti sottoscritti dalle amministrazioni pubbliche, quali stazioni appaltanti, con i sindacati e/o con le associazioni imprenditoriali hanno ormai alle spalle decenni di esperienza e sono stati strumenti importanti per perseguire obiettivi di legalità, di sicurezza e tutela del lavoro in un contesto di libera competizione delle imprese. Non sempre però alla sottoscrizione degli impegni contenuti nei protocolli sono seguiti comportamenti coerenti ed efficaci. Spesso sono stati visti e vissuti come un puro e semplice punto di arrivo e quasi mai hanno invece rappresentato un punto di partenza per lo sviluppo di azioni ed attività in grado di determinare significativi cambiamenti. Con la sottoscrizione del Protocollo le parti convengono sulla opportunità di dare corso a una attività condivisa e programmata. A tal fine decidono di istituire un “Tavolo permanente di lavoro del protocollo” per programmare e condividere le attività conseguenti alla applicazione del protocollo stesso. Gli obiettivi delle attività da programmare e condividere consistono, in prima applicazione, nel definire e concordare procedure e modalità di applicazione di quanto previsto dagli articoli 10, 11 e 12 della legge regionale 26/2007; nell’elaborare e promuovere proposte per il miglioramento delle norme e delle prassi per l´affidamento e l´esecuzione dei contratti pubblici; nel definire e promuovere iniziative ed attività, anche condivise con altri operatori, per la diffusione della cultura della legalità. Le riunioni del Tavolo permanente sono convocate di norma ogni sei mesi; la data e l’ordine del giorno sono concordate e definite nella riunione del Tavolo immediatamente precedente; nella stessa occasione sono fissati gli impegni di ciascun soggetto sottoscrittore da sviluppare entro o per la riunione successiva. Per la elaborazione, promozione e gestione delle attività possono essere incaricati singoli componenti del Tavolo permanente o specifici gruppi di lavoro di definire documenti o proposte da sottoporre alla riunione del Tavolo permanente successivo o di svolgere determinate attività fra una riunione e quella successiva dello stesso Tavolo. I temi prioritari di attività riguardano, tra gli altri, la definizione di schemi, format e procedure per la puntuale attuazione delle norme definite all’articolo 11 (sicurezza nei cantieri), all´articolo 12 (tutela dei lavoratori) e all´articolo 13 (tutela, legalità e lavoro sommerso) della legge regionale 26/2007; la definizione di proposte per la trasparenza e la qualità della gestione dei contratti pubblici indirizzate a tutte le stazioni appaltanti e agli operatori economici della nostra regione, volte in prima istanza a: stimolare il ruolo della pubblica amministrazione nell’ottica di promuovere legalità e sicurezza nei luoghi di lavoro e di politiche finalizzate a premiare la qualità sociale e la sostenibilità, nella fase di affidamento, sia nei lavori o servizi o forniture richieste, sia nei processi produttivi; sostenere la qualificazione della struttura imprenditoriale locale anche attraverso incentivi e premi, negli appalti pubblici in particolare, alle imprese che fondano sulla legalità e la sicurezza del lavoro il loro modo di essere e di operare; operare affinché gli affidamenti dei contratti pubblici in generale e dei lavori pubblici in particolare siano fondati sempre più sul criterio dell’”offerta economicamente più vantaggiosa”, introducendo nei criteri di aggiudicazione parametri sociali e di qualità del lavoro. Altro tema prioritario di attività è la definizione e realizzazione di iniziative tese a diffondere la cultura della legalità e della sicurezza. Spetta comunque al Tavolo permanente definire le attività da sviluppare anche con priorità e scelte diverse da quelle indicate e comunque condivise da tutti i sottoscrittori del protocollo. Ferma restando l’autonomia delle singole parti di sviluppare attività e iniziative, nonché firmare accordi o protocolli con altri soggetti, anche sugli stessi temi oggetto del presente protocollo, le stesse parti si impegnano a tenere informato il Tavolo permanente al fine di coordinare e rendere più efficace l’attività dello stesso. La Stazione unica appaltante è comunque impegnata a informare e rendere partecipi le organizzazioni sindacali delle attività e delle iniziative derivanti dalla attuazione del Protocollo d’intesa, in applicazione della legge regionale 26/2007, sottoscritto dalla Sua e dalla Regione Calabria con il Ministero degli Interni e le sue strutture periferiche calabresi. Il protocollo ha una durata illimitata. I sottoscrittori possono proporre in ogni momento modifiche o integrazioni, che saranno valutate ed eventualmente approvate nel Tavolo permanente immediatamente successivo alla proposta di modifica comunicata almeno 15 giorni prima della riunione del Tavolo stesso a tutti i soggetti sottoscrittori. .  
   
 

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