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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Novembre 2009
 
   
  GESTIONE ACQUE PUBBLICHE: LE RICHIESTE DEL TRENTINO A BOLZANO

 
   
   Trento, 10 novembre 2009 - Su proposta dell´assessore Alberto Pacher, nell´ambito del "Protocollo di intesa per il coordinamento e l´integrazione del Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche relativo alla Provincia autonoma di Bolzano con i piani di bacino di rilievo nazionale" sottofirmato il 6 agosto 2008, la giunta ha espresso il 6 novembre parere positivo al documento preliminare del Piano Generale di utilizzazione delle acque pubbliche di Bolzano, subordinando questo parere all´accoglimento di alcune modifiche delle norme di attuazione. Viene chiesto, ad esempio, lo stralcio dal documento dell´articolo che riguarda gli utilizzi delle acque che interessino più amministrazioni, che dovrebbero essere definiti mediante accordi tra le Regioni interessate e la Provincia autonoma di Trento. Un´altra richiesta è relativa alla concessione di grande derivazione a scopo idroelettrico dell´impianto di San Floriano, il quale presenta opere che interessano il territorio di entrambe le Province autonome. La titolarità della funzione concessoria è attribuita infatti alla Provincia nel cui territorio ricade il punto di massimo rigurgito a monte determinato dalla presa stessa, e su questo punto si è attualmente in trattazione in sede giudiziaria con la Provincia autonoma di Bolzano. Si chiede inoltre di stabilire che per le opere di presa e/o di ritenuta attraversate dal confine della Provincia e/o della Regione venga applicato il rilascio del Deflusso Minimo Vitale (Dvm) in alveo di valore maggiore tra quelli previsti dalle normative vigenti nei territori confinanti. Bisognerà inoltre prevedere che, per l´approvazione da parte della Provincia autonoma di Bolzano dei progetti di opere idrauliche che presentino importanti ripercussioni sui corpi idrici al di fuori del territorio provinciale, il previsto parere dell´Autorità di Bacino nazionale del Fiume Adige dovrà essere integrato dall´acquisizione del parere della Provincia autonoma di Trento. Similmente, sarà necessario prevedere che non solo l´Autorità di bacino nazionale, ma anche la Provincia autonoma di Trento possa richiedere interventi strutturali e non nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano, come ad esempio la realizzazione di opere di difesa idrogeologica in tratti dove il corso d´acqua costituisca confine di provincia, come succede per un tratto dell´Avisio a valle di Stramentizzo. Infine si chiede alla Provincia autonoma di Bolzano di rendere operativa la stipulazione di accordi interregionali, introducendo eventualmente limiti temporali precisi e definiti, entro i quali gli enti e le amministrazioni interessati devono provvedere alla stipulazione di accordi per fronteggiare emergenze come fenomeni di siccità, di piena o di inquinamento delle acque. .  
   
 

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