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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Novembre 2009
 
   
  L´INIZIATIVA È DELLA SEZIONE TOSCANA DELLA CORTE DEI CONTI PER DANNI ERARIALI TAV: INVITI A DEDURRE A CHITI, MARTINI E ALTRI POLITICI E TECNICI IL PRESIDENTE E L’EX PRESIDENTE: «SIAMO STUPITI, MA ANCHE SERENI. MASSIMA TRASPARENZA»

 
   
   Firenze, 10 novembre 2009 - Il presidente della Regione, Claudio Martini, il suo predecessore Vannino Chiti e circa 80 tra politici e tecnici che hanno svolto un ruolo nella predisposizione e nell´approvazione degli atti che riguardano la realizzazione del tratto appenninico della linea ferroviaria ad alta velocità, hanno ricevuto o stanno per ricevere dalla sezione toscana della Corte dei Conti inviti a dedurre in relazione ad un danno erariale di oltre 741 milioni di euro, causato dalla perdita di risorse idriche durante la realizzazione della galleria. Sono stati gli stessi Claudio Martini e Vannino Chiti a darne notizia nel corso di un incontro stampa presso la presidenza della Giunta regionale. Gli inviti a dedurre sono destinati ai componenti delle giunte regionali delle legislature 1990-1995 e 1995-2000, ad un dirigente regionale, ai consiglieri della Commissione ambiente del Consiglio Regionale e ai membri delle due Commissioni nazionali per la valutazione di impatto ambientale. Claudio Martini ha ricevuto l´invito in qualità di allora assessore al diritto alla salute. Ripercorrendo le tappe che hanno portato al sì regionale al tracciato dell´alta velocità, il presidente e il suo predecessore hanno evidenziato come il progetto sia nazionale e non regionale e hanno espresso la loro meraviglia per essere stati chiamati in causa. «Stupisce – ha osservato infatti Martini – che la Regione, alla quale sono stati riconosciuti 50 milioni di euro come parte lesa, possa oggi essere considerata corresponsabile. Come si fa ad essere al tempo stesso danneggiati e danneggiatori? In ogni caso non si tratta di un procedimento penale, ma solo dell´ipotesi di un danno erariale. Siamo sereni e risponderemo nel merito a tutte le richieste». Tutti coloro che sono stati chiamati in causa hanno infatti sessanta giorni di tempo per controdedurre e presentare il loro punto di vista. Per quanto riguarda la Regione, se ne occuperà di farlo un collegio legale. «Provo stupore e grande amarezza – ha detto l´attuale vicepresidente del Senato, Vannino Chiti – ma al tempo stesso sono assolutamente tranquillo. Nella questione Tav il comportamento della Regione è stato improntato a serietà, rigore e trasparenza, con grande attenzione agli aspetti ambientali e a quelli della sicurezza sul lavoro. Rispetto al primo abbiamo chiesto l´istituzione dell´Osservatorio ambientale, un organismo unico in Italia. Sul secondo, per il nostro impegno abbiamo ottenuto il riconoscimento dell´Unione Europea. In ogni caso oggi sentiamo un obbligo di trasparenza perché abbiamo una concezione della politica come responsabilità. Siamo tranquilli e ci impegneremo a dimostrare con gli atti le nostre ragioni» . .  
   
 

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