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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Novembre 2009
 
   
  COMMISSIONE PARLAMENTARE ATTIVITA´ PRODUTTIVE A CA’ CORNER. ZACCARIOTTO: «ASSOLUTA SINTONIA TRA LA PROVINCIA E I COMUNI DEL “QUADRILATERO DELLA CHIMICA”, A PARTIRE DA QUELLO DI VENEZIA»

 
   
  Venezia, 11 novembre 2009 - «La presenza oggi presso la Provincia di Venezia della Commissione attività produttive della Camera è un esempio di come le istituzioni vadano sul territorio – ha dichiarato la presidente Francesca Zaccariotto concludendo i lavori dell’incontro tra la delegazione parlamentare e le istituzioni il 9 novembre a Ca’ Corner – Stamattina, visitando i siti di Porto Marghera, riflettevo sullo stato emotivo dei lavoratori e sul fatto che, se non ci sono state ancora reazioni drammatiche da parte loro, è perché c’è ancora una speranza sul futuro della chimica. Anche a fronte dell’assoluta sintonia su questi temi tra la Regione, la Provincia e i sindaci dei Comuni del “quadrilatero della chimica”, è importante come la delegazione parlamentare si porrà al suo rientro a Roma sapendo che non basta più il confronto reiterato, ma servono urgentemente risposte concrete che devono venire dal Governo. Da parte nostra - ha concluso - eserciteremo tutto quanto è in nostro potere per accelerare i tempi». Ad aprire i lavori, dopo l’intervento del prefetto Michele Lepri-gallerano che ha sottolineato l’importanza di «un progetto chiaro per tutta l’area di Marghera», era stato il presidente della Commissione attività produttive della Camera Andrea Gibelli (Ln) che così ha sintetizzato le ragioni della propria missione: «L’incontro di oggi si inserisce in un percorso conoscitivo intrapreso dalla Commissione attività produttive attraverso una indagine del manifatturiero italiano che si concluderà agli inizi di dicembre. Per quanto riguarda la chimica, è evidente lo sfilacciamento del settore, che dipende anche dalla difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime e dai costi elevatissimi dell’energia» A seguire, l’assessore regionale alle attività produttive Vendemiano Sartor ha sottolineato «l’importanza di fare una scelta sul futuro di Porto Marghera, che è area strategica non solo per il Veneto, ma per tutta l’Italia. Se in futuro non ci sarà più la chimica – ha aggiunto l’assessore – penso ci potranno essere alternative nella cantieristica, nella logistica o in altri tipi di attività tra cui quelle legate all’innovazione, settore che vede la Regione impegnata tramite il Vega. Le aree di Porto Marghera sono troppo preziose e sarebbe un suicidio non utilizzarle al meglio. Ma la tempistica è importante perciò decidete una volta per tutte quale è il futuro che può avere la chimica». Infine, dopo l’intervento del membro della Commissione Ludovico Vico (Pd) che ha dichiarato «Le cose così non vanno bene. Da Eni vogliamo sapere chiaramente e con urgenza se la chimica si può salvare o se è un settore da rottamare», è stata la volta dei sindaci dei Comuni del “quadrilatero della chimica”, a partire dal sindaco di Venezia Massimo Cacciari che, dopo una esposizione del contenuto degli accordi sulla chimica del 1998 e del 2006, ha concluso: «Se Eni non rivede le proprie pretese sui costi delle materie prime è impossibile garantire le attività produttive. È chiaro ormai da vent’anni l’intento di Eni di dismettere la chimica ed è inutile ogni iniziativa, ogni tavolo e ogni confronto se manca la volontà dell’Eni, unico soggetto in Italia in grado di fare – e non solo di progettare – una politica economica sulla chimica. Ci dicano, quindi, se la chimica è finita e, se la risposta è sì, ci diano delle alternative». Hanno fatto proprio l’intervento del primo cittadino veneziano anche gli altri sindaci presenti. Il sindaco di Mantova, Fiorenza Brioni ha sottolineato l’importanza di «avere certezze di politica industriale» mentre il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani ha rilevato «l’importanza della chimica per alcuni territori, come quello ferrarese, dove rappresenta molto più di un “pezzo” di attività produttiva». Infine l’assessore alle attività produttive del Comune di Ravenna, Matteo Casadio, ha auspicato «un rilancio del ruolo del tavolo nazionale sulla chimica come spunto da lasciare alla Commissione». . .  
   
 

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