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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Novembre 2009
 
   
  REGGIO EMILIA: ´´CENTRO DI IMBOTTIGLIAMENTO, DECIDANO LE CANTINE´´

 
   
  Sono rimasta francamente stupita dalla presa di posizione del presidente della Cantina di Puianello sulla ipotesi di un centro unico di imbottigliamento a Scandiano. Ovviamente, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma - a parte il fatto che in occasione dell´incontro in Provincia citato dallo stesso Corradi, nel quale mai si è parlato delle possibili destinazioni d´uso di eventuali spazi lasciati liberi, le critiche sollevate ora attraverso la stampa non erano state espresse - è ovvio che la proposta avanzata non mira certo a produrre "un disastro". Il nostro obiettivo è unicamente quello di ragionare in prospettiva per il bene del mondo agricolo reggiano, che da troppo tempo avverte la necessità di individuare ed attuare forme di aggregazione in grado di aiutare anche le cantine sociali a rimanere protagoniste di un mercato particolarmente difficile, oggi più che mai. La Provincia, nell´eventualità della liquidazione della Cantina Colli di Scandiano, si è fatta carico di favorire elementi di valutazione a tutti i presidenti delle Cantine sociali del territorio circa l´opportunità, attraverso quella sede, di unificare pezzi di servizi che oggi le singole aziende commissionano a terzi o svolgono in proprio con economie di scala troppo onerose. Quindi, nessuna chiusura di stabilimenti e nessuna perdita di autonomia, ma, al contrario, una maggior forza derivante da un accorpamento di servizi ed eventualmente anche di promozione commerciale. Tuttavia saranno i singoli produttori che liberamente sceglieranno e faranno le valutazioni a seconda delle loro convenienze. Se la riterranno un´opportunità, anche alla luce di eventuali risorse messe a disposizione dal Piano di sviluppo rurale, verrà valutata positivamente, altrimenti la cantina verrà ceduta ad altri. L´importante è che gli agricoltori scelgano sulla base di criteri esclusivamente di ordine economico ed imprenditoriale, evitando di essere vittime di speculazioni di altro genere. Né mi pare corretto che, ancor prima di conoscere il Piano industriale, ci sia chi - anche a livello politico - esprime giudizi talmente trancianti da lasciar presupporre che il vero interesse non sia tanto il bene delle cantine sociali. L´agricoltura ha bisogno di verità e di impegno congiunto per risollevare le sorti di un settore così importante e mai così in difficoltà. E, sia chiaro, ogni progetto viene pensato esclusivamente per il bene del mondo agricolo e la Provincia si è proposta come Istituzione al di sopra delle parti per promuovere un terreno di confronto circa l´interesse e la necessità di accorpare servizi e pezzi di filiera a favore del settore. .  
   
 

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