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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Novembre 2009
 
   
  PUGLIA: AMATI. PROFILO FACEBOOK OSCURATO,SCRIVE A MINISTRI ITALIANI E AMBASCIATORI USA

 
   
  Comunicato -->Bari, 11 novembre 2009 - Dopo aver scoperto l’oscuramento del suo profilo di Facebook, l’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati, dopo aver ripetutamente segnalato invano l’accaduto ai responsabili del popolare social network, ha scritto una lettera al Ministro dell’Interno on. Roberto Maroni, al vice Ministro allo Sviluppo Economico on. Paolo Romani, all’Ambasciatore degli stati uniti d’America in Italia dott. Davidi H. Thorne e al Console Generale degli stati Uniti d’America a Napoli dott. J. Patrick Truhn. I destinatari della lettera sono i Ministri italiani per segnalare la grave violazione della libertà d’espressione ed i rappresentanti diplomatici degli Stati Uniti in Italia perché il social network è assoggettato alla legge statunitense. Il testo della lettera: scrive una lettera a Ministri italiani e ambasciatori statunitensi in Italia “Pregiatissimi, senza alcuna comunicazione, né ovviamente motivazione, da qualche giorno mi è stato disabilitato l’account di facebook. Sin da quando decisi di attivare il profilo ho usato il social network solo per offrire comunicazioni sulla mia attività istituzionale e politica, suppostamene mai violando le norme che regolano l’adesione. “ Nonostante tale supposizione ho provato a richiedere spiegazioni (ripetutamente ed a mezzo e. Mail) su tale determinazione non ricevendo alcuna risposta. Oggi mi ritrovo – dunque - a subire una “sanzione” senza conoscere la motivazione per cui mi è stata irrogata, anche in violazione del tardo seicentesco diritto dell’habeas corpus. Ma c’è di più! Sempre con le dette comunicazioni elettroniche mai riscontrate e pur non riconoscendo alcuna violazione, mi sono preoccupato di avanzare il mio rammarico e le mie scuse qualora avessi male interpretato la complicata regolamentazione, nella certezza di non aver mai inflitto a carico dei miei “amici” alcuna vessazione pubblicitaria di stampo commerciale. Ciò che ho fatto e che vorrei continuare a fare attiene alla libertà di manifestare regolarmente il mio punto di vista politico e comunicare la mia attività istituzionale, senza mai diffamare nessuno, affinché i miei “amici” possano giudicare con maggiore consapevolezza la mia condotta Devo aggiungere che nel corso di quasi due anni di attività su facebook ho raccolto un patrimonio di contatti e segnalazioni che appartengono a me ed alla mia dimensione pubblica e privata, compreso l’ingente materiale video e fotografico, che dalla decisione di disabilitazione risulta arbitrariamente depauperato. Scrivo alle Ss. Vv. Ill. Me per le ragioni intuitivamente correlate alle rispettive competenze e perché non voglio aderire alla scelta di risolvere il problema surrettiziamente, a mezzo di una nuova iscrizione con altro profilo, preferendo di gran lunga un Vostro intervento persuasivo che risolvendo il mio problema contribuisca a porre punti fermi nella complicata regolamentazione sovranazionale delle comunicazioni, frontiera moderna delle Libertà. Con il mio saluto. ” . .  
   
 

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