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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Novembre 2009
 
   
  TRATTATO DI LISBONA: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA SULL´INIZIATIVA DEI CITTADINI

 
   
  Bruxelles, 12 novembre 2009 - Grazie all’iniziativa dei cittadini prevista dal trattato di Lisbona i cittadini potranno esprimersi più direttamente sulle politiche europee. I cittadini godranno di un nuovo diritto politico collettivo e potranno far sapere alla Commissione europea quello che secondo loro essa dovrebbe fare. Con la raccolta di un milione di firme nei Paesi membri dell’Ue i cittadini potranno rivolgersi direttamente alla Commissione affinché agisca in un determinato ambito politico. Di conseguenza, oltre alla diretta partecipazione alle elezioni del Parlamento europeo e al diritto di presentare una petizione al Parlamento, i cittadini avranno un’influenza maggiore sulle iniziative della Commissione. Durante il mio mandato in veste di vicepresidente responsabile della strategia della comunicazione e delle relazioni interistituzionali mi sono spesa affinché si presti maggior attenzione al parere dei cittadini. Ho anche sostenuto la necessità di spiegare meglio quali sono gli effetti che le decisioni e iniziative Ue hanno sulla vita quotidiana delle persone e di lavorare a livello locale per avvicinarsi ai cittadini. “Democrazia” è la parola chiave. Abbiamo bisogno di una democrazia europea più forte in cui un maggior numero di cittadini possa esprimere le proprie idee. Il trattato di Lisbona ci aiuterà ad avanzare in tal senso. In vari Stati membri, come l’Austria, l’Italia, l’Ungheria, la Spagna, i Paesi Bassi e il Portogallo, esistono già forme di iniziativa legislativa popolare a livello nazionale. A livello europeo abbiamo avuto recentemente campagne politiche condotte su scala Ue nelle quali la raccolta delle firme è stata un successo. Si può citare come esempio la campagna “1million4disability” organizzata dal Forum europeo delle persone con disabilità allo scopo di migliorare i diritti dei disabili attraverso una normativa più efficace e di combattere ogni forma di discriminazione. Finora non esiste ufficialmente l’iniziativa dei cittadini europei. Poiché siamo molto vicini all’entrata in vigore del nuovo trattato, è fondamentale concepire questo nuovo strumento democratico in modo che sia accessibile, trasparente e facile da utilizzare. È importante stabilire norme chiare affinché le campagne dei cittadini possano essere efficaci. Secondo il trattato di Lisbona, almeno un milione di cittadini europei provenienti da un numero “significativo” di Stati membri ha il diritto di invitare la Commissione, nei limiti delle sue competenze, a presentare una proposta in un’area specifica. Sebbene le norme del trattato siano chiare, rimangono aperte numerose domande di ordine pratico. Cosa significa esattamente un numero “significativo” di Stati membri? Bisogna avere 18 anni per prendere parte ad un’iniziativa dei cittadini? Questo nuovo strumento come può essere efficace senza diventare troppo burocratico e complicato? Come renderlo accessibile a tutti e al tempo stesso garantire che non vi siano abusi e che le persone che hanno firmato esistano realmente? Si tratta di alcune domande di cui non conosciamo ancora tutte le risposte e per le quali tutti i contributi sono ben accetti. Oggi la Commissione europea avvia un’ampia consultazione pubblica per chiedere ai cittadini, alle organizzazioni della società civile e alle parti interessate di tutta l’Ue di contribuire a determinare i dettagli pratici dell’iniziativa dei cittadini. Tutti possono esprimere il loro parere rispondendo al nostro Libro verde, disponibile in tutte e 23 le lingue ufficiali sul sito webhttp://europa. Eu/documentation/official-docs/green-papers/index_it. Htm. Il termine per rispondere è fine gennaio e noi speriamo di ricevere numerose risposte dai cittadini di tutta Europa. Alla fine della consultazione presenteremo una proposta di regolamento affinché sia adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei Ministri. È importante presentare la proposta rapidamente dopo l’entrata in vigore del trattato, perché i cittadini devono essere in grado di esercitare molto presto questo nuovo diritto. L’iniziativa dei cittadini consentirà loro di partecipare più direttamente all’elaborazione delle politiche dell’Ue. Ognuno di voi può esprimere il suo parere sin d’ora partecipando alla consultazione. .  
   
 

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