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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Novembre 2009
 
   
  SANITA’, PROCEDURE DIA PIU’ SEMPLICI PER I PRODUTTORI AGRICOLI SICILIANI

 
   
  Palermo – Sono state semplificate le procedure burocratiche a carico dei produttori agricoli regionali. Con un decreto, l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo ha infatti ridotto al minimo le procedure di registrazione che sono previste dalle norme comunitarie: dal primo gennaio 2010 vigerà soltanto l’obbligo di una dichiarazione da trasmettere in carta semplice al comune dove ha sede l’attività agricola, nella quale sarà sufficiente comunicare i dati relativi alla denominazione aziendale e alla attività esercitata, con gli estremi di validazione del fascicolo aziendale Agea e una dichiarazione sostitutiva della certificazione antimafia. Contestualmente gli uffici del Dipartimento per le attività sanitarie con la Direzione regionale delle entrate hanno elaborato un meccanismo grazie al quale la “dichiarazione di inizio attività” semplice (Dia) non sarà assoggettata a tassa regionale o a tributi vari. Gli agricoltori siciliani, insomma, saranno liberati da un ulteriore balzello. “Era necessario venire incontro alle esigenze della categoria che più volte avevano sollecitato l’adozione di un provvedimento che prevedesse una opportuna semplificazione delle procedure burocratiche – ha spiegato Russo -. In un momento difficile per l’agricoltura anche questi provvedimenti diventano fondamentali per dare respiro al settore. Con le precedenti disposizioni avremmo costretto le aziende a produrre una montagna di certificati e a far fronte a ingenti spese calcolabili in almeno duemila euro”. Il nuovo decreto abroga le diverse disposizioni contenute nel precedente decreto del 27 febbraio 2008 il quale stabiliva che ogni singolo agricoltore che pratica colture in pieno campo, che produce frutta, olive o prodotti in serra, avrebbe dovuto registrarsi presso l’azienda sanitaria competente, depositando numerosi documenti come l’iscrizione alla Camera di Commercio, planimetrie, relazioni tecniche e certificati catastali. Adesso, i passaggi burocratici si riducono all’essenziale e non graveranno sui bilanci delle aziende. Il dirigente generale Antonella Bullara ha anche firmato il decreto che approva il piano regionale triennale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti. Un piano espressamente voluto dalla Comunità europea e che il Dipartimento attività sanitarie ha già inserito nella programmazione delle attività di controllo integrato sulla catena alimentare: programmazione che vedrà la adozione di piani di monitoraggio e controlli nel settore della sicurezza alimentare per la tutela dei consumatori. .  
   
 

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