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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Novembre 2009
 
   
  PRECISAZIONI DELL’ASSESSORATO IN MERITO ALL’INCHIESTA CHE COINVOLGE IL SETTORE AGRICOLO VALDOSTANO

 
   
  A fronte delle preoccupazioni per l’immagine del comparto agricolo valdostano e delle conseguenze commerciali negative che potrebbero ricadere, a seguito dell’inchiesta in corso sul bestiame e sulla Fontina Dop, su un settore già sofferente a causa del periodo di crisi economica, l’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali intende informare i cittadini su alcuni aspetti di particolare importanza. «A prescindere dalle responsabilità personali di chi, a vario titolo, risulta coinvolto nella vicenda e che non sono qui in discussione – sottolinea l’Assessore Giuseppe Isabellon – tengo innanzitutto a esprimere solidarietà alla stragrande maggioranza di coloro che, nel rispetto delle norme, operano nel campo agricolo valdostano, nonché a rassicurare i cittadini, come già evidenziato dalla Procura della Repubblica di Aosta, che non esistono motivi di preoccupazione per la salute pubblica». Il sistema di sostegno, da una parte, e di monitoraggio dall’altra, messo in atto dall’Assessorato è vasto e ricopre un settore che oggi comprende oltre 3. 000 aziende agricole, delle quali 1. 700 di allevamento bovino e ovicaprino. Presso le Anagrafi zootecniche vengono registrate, secondo quanto previsto dalla normativa, informazioni molto dettagliate relative alle aziende di allevamento e ai singoli animali, che consentono, salvo atti fraudolenti, il costante monitoraggio delle stalle sul territorio e di conoscere in tempo reale i dati identificativi dei capi di bestiame allevati nella nostra regione. La banca dati dell’Anagrafe zootecnica è uno strumento condiviso e messo a disposizione di tutti gli attori coinvolti nelle azioni di controllo e verifica del rispetto delle norme applicabili al settore. I laboratori dell’Assessorato svolgono attività di controllo sulla qualità del latte, finalizzata a determinare i dati che assumono rilievo nella fabbricazione dei prodotti caseari. Non sono di competenza dei laboratori, invece, i controlli di rilevanza per la sanità animale, ossia quelli relativi alle possibili patologie del bestiame. «Per ciò che concerne il sistema dei contributi comunitari, statali e regionali a sostegno dell’agricoltura – prosegue l’Assessore – tengo a sottolineare che questo è soggetto a precise normative e al costante monitoraggio da parte degli uffici. Come ho già avuto modo di ricordare in questo caso è più che mai attuale il detto secondo il quale fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Se esistono irregolarità - conclude Isabellon – è giusto che queste vengano allo scoperto, ma auspico fortemente che l’opinione pubblica comprenda che il nostro settore agricolo è sano e il nostro prodotto di punta, la Fontina, è e resta un prodotto di eccellenza e qualità». .  
   
 

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