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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Novembre 2009
 
   
  LE GIORNATE DI MONTAIONE SU DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE SOLO IL 22,5% DEGLI ITALIANI ´PARTECIPA´, ATTENTI ALLE SCORCIATOIE POPULISTE GLI INTERVENTI DELLA PRIMA SESSIONE MATTUTINA DEL CONVEGNO

 
   
  Montaione (Fi), 16 novembre 2009 - Il rapporto tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa, il 12 novembre è stato al centro della prima sessione delle giornate di Montaione dedicate dalla Regione Toscana alla partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica. Una sala piena presso Villa Serena ha ascoltato l´introduzione di Giuseppe Cotturri docente presso l´Università di Bari, che - dopo aver presentato sinteticamente una ricerca secondo la quale solo il 22,5% degli italiani partecipa a «qualche cosa» in ambito civico, partitico, sindacale o associativo – ha declinato la partecipazione come «valore aggiunto della democrazia» e l´ha definita «più vera» quando «i cittadini riescono a organizzarsi in reti autonome rispetto ai percorsi facilitati dalle istituzioni. » Dopo gli interventi dell´assessore Agostino Fragai e dell´autorità regionale della partecipazione Rudy Lewansky sono intervenuti il costituzionalista Umberto Allegretti che ha avvertito la platea sui rischi connessi ad una maggiore vicinanza tra cittadini e politici se questa vicinanza viene tradotta con il «populismo e il presidenzialismo e non con i processi virtuosi legati alla partecipazione diretta alla cosa pubblica dei cittadini e delle varie articolazioni in cui è composta la società moderna. » Per Luigi Bobbio dell´Università di Torino: «Tutte le parti sociali vanno coinvolte e soprattutto si deve saper prendere in carico dei conflitti e delle proposte, anche le più eccentriche, affinché possano fertilizzare i percorsi partecipativi. L´obiettivo è quello di costituire dei grandi dibattiti pubblici sulle grandi questioni ancora aperte nel nostro paese. » Bobbio si è appellato anche al diritto «alla felicità pubblica, oltre a quella privata», perché i processi partecipativi sul territorio possono diventare delle vere e proprie occasioni di divertimento. Alberto Magnaghi, della Rete del Nuovo Municipio, ha dedicato il suo intervento al valore dei «percorsi in atto di auto-organizzazione locale capaci di incrociare territorio, ambiente, produzioni e consumi. » .  
   
 

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