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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Novembre 2009 |
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RIFIUTI, APERTA LA STRADA VERSO UN COMPOST TOSCANO DOC
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Trarre dall´organico raccolto in Toscana un compost di qualità a marchio Doc. Questo l´obiettivo con il quale l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini ha convocato i rappresentanti dell´agenzia regionale per l´innovazione in agricoltura Arsia, il Consorzio italiano compostatori Cic, e i delegati della aziende affiliate a Cispel che producono compost in Toscana (Quadrifoglio, Publiambiente, Sienambiente). La riunione è servita per avviare un percorso che consenta di migliorare ulteriormente la qualità del compost, di migliorare le tecniche di produzione e di diffonderne l´utilizzo come fertilizzante naturale tra gli agricoltori. «La raccolta differenziata in Toscana sta crescendo - ha spiegato l´assessore - ed anche la frazione di umido dalla quale è possibile ricavare fertilizzante naturale è salita sopra il 19%. Ma oltre che p er incrementare la raccolta differenziata è necessario lavorare anche per potenziare il mercato dei prodotti che derivano dal riciclo della materia. In questo senso credo che sarebbe importante che l´organico raccolto in Toscana venisse lavorato nella nostra regione, con processi controllati, in modo da produrre un compost di elevata qualità da etichettare con marchio Doc«. »Sono certa – ha aggiunto l´assessore - che questa garanzia sul compost contribuirebbe in maniera significativa ad aumentare il mercato di questo fertilizzante, rassicurando gli agricoltori sulla provenienza e sulle caratteristiche del prodotto». Il percorso verso un compost certificato dovrà necessariamente passare attraverso l´ulteriore qualificazione delle aziende che attualmente producono compost in Toscana e la loro collaborazione con il Consorzio italiano compostatori, una diffusa opera di informazione da parte di Arsia per sensibilizzare gli agricoltori ma non solo sui vantaggi derivanti dall´utilizzo del compost, la promozione dell´utilizzo del compost nella cura delle aree verdi pubbliche. «Il nostro lavoro - ha concluso Bramerini - partirà da un protocollo per rendere possibile la tracciabilità del compost prodotto in Toscana, ci daremo un anno di tempo per portare avanti questo progetto e valutarne i risultati. Sono certa che grazie alla disponibilità di tutti i soggetti coinvolti, i cittadini e gli agricoltori toscani potranno presto avere a disposizione un fertilizzante a chilometri zero, amico dell´ambiente e dalle qualità indiscusse e certificate». . |
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