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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Novembre 2009
 
   
  UN PROTOCOLLO D’INTESA PER CONCILIARE VITA E LAVORO IN TOSCANA UN SISTEMA COERENTE DI AZIONI A SOSTEGNO DELLE DONNE»

 
   
   Firenze, 16 novembre 2009 - «Vogliamo creare una rete di servizi che permettano alle donne di lavorare senza doversi barcamenare come equilibriste fra lavoro, treni, autobus, uscita dei figli da scuola o dall´asilo, spesa al supermercato e tutto quello che le aspetta a casa, che permetta alle donne di dare il meglio di sé nelle professioni, nelle imprese, nella aziende artigiane. In altre parole, vogliamo costruire un sistema coerente di iniziative per conciliare vita e lavoro». Così il vice presidente della Regione Federico Gelli ha sintetizzano le finalità del Protocollo d´intesa firmato il 12 novembre nel corso della giornata conclusiva degli Stati generali delle pari opportunità, dalla Regione e dalle dieci Province toscane. Gelli ha ribadito l´importanza di un impegno che è partito, quasi un anno fa, snodandosi nei territor i, in un intenso percorso che ha visto la partecipazione di istituzioni, parti sociali e che ha permesso di far emergere i problemi specifici della condizione della donna nelle diverse aree della Toscana. «Gli Stati generali delle pari opportunità ci hanno permesso di toccare con mano, vedere la ricchezza delle iniziative in materia di pari opportunità conciliazione fra vita e lavoro, lotta alla violenza che sono nate nei nostri territori. E´ da questa ricchezza che emerge il primo Piano regionale per la cittadinanza di genere, previsto dalla legge e con il quale vogliamo dare una risposta concreta anche agli impegni cui ci chiama l´Europa». «Questo lavoro – ha proseguito il vice presidente - si è arricchito strada facendo con l´approvazione di due fondamentali strumenti normativi: la legge ed il piano per la cittadinanza di genere. La Regione non intende svolgerlo da sola, ma a fianco delle donne e di tutte le associaz ioni e le istituzioni che ne sono espressione a livello territoriale e della società civile. Il protocollo di oggi è una delle prime azioni in cui si traduce questo impegno». Previsto dall´articolo 3 della legge per la cittadinanza di genere, il protocollo firmato oggi dispone di uno stanziamento regionale di 200 mila euro a favore di ciascuna Provincia. Ogni Provincia farà, a sua volta, accordi territoriali di genere, in modo da rendere le iniziative più aderenti ai problemi locali e creando sinergie fra enti locali e mondo imprenditoriale . Solo così sarà possibile scalfire quello che, per ora, anche in Toscana, appare uno zoccolo duro, che impedisce alle donne di essere adeguatamente rappresentate nella società e sul lavoro. «I risultati di diverse indagini sulla condizione femminile e il costante lavoro della Commissione pari opportunità del Consiglio regionale - ha ricordato il vice presid ente - ci dicono che serve ancora uno sforzo rilevante da parte delle istituzioni. Le donne hanno uguali diritti costituzionalmente garantiti, ma la loro cittadinanza è monca: le donne sono sottorappresentate nelle istituzioni, incontrano difficoltà nei livelli medio-alti delle professioni, comprese le carriere pubbliche, hanno in media salari e pensioni più bassi degli uomini e su di loro pesa quasi interamente il lavoro di cura. Questa è la realtà, acutizzata dalla crisi, di cui la politica deve prendere atto. Perché solo un paese che sappia valorizzare le donne può dirsi civile e può crescere economicamente e socialmente». .  
   
 

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