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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Novembre 2009
 
   
  RATING LOMBARDIA: MOODY´S CONFERMA AA1, IL PIU´ ALTO

 
   
  Milano, 17 novembre 2009 - Moody´s ha confermato a Regione Lombardia il rating Aa1, più alto rispetto allo Stato italiano e il più alto tra tutte le regioni italiane (compresi tra Aa2 e A3). L´analisi compiuta dalla società di rating ha esaltato le peculiarità e la virtuosità di Regione Lombardia: ricchezza e solidità dell´economia lombarda, elevata qualità della gestione finanziaria, sanità in equilibrio, indebitamento molto basso, con un trend in diminuzione, buon profilo di liquidità. E´ stato inoltre evidenziato, come elemento distintivo rispetto alle Regioni italiane a statuto ordinario, il raggiungimento dei 90 giorni nei tempi di pagamento dei fornitori sanità, grazie alla creazione del Fondo socio-sanitario. Moody´s ha anche riconosciuto a Regione Lombardia uno dei ruoli più attivi nel panorama europeo quanto ad utilizzo dello strumento di project financing, soprattutto in ambito di edilizia ospedaliera. "Grande soddisfazione per l´apprezzamento del lavoro svolto, in termini di rigore nella gestione della spesa e di risultati significativi raggiunti con i tempi di pagamento per le imprese" è stata espressa dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e dall´assessore alle Finanze e Rapporti istituzionali, Romano Colozzi. "Ad un momento di grave crisi economica internazionale - hanno aggiunto Formigoni e Colozzi - Regione Lombardia risponde con i dati certificati da una delle più importanti agenzie di rating mondiali: i nostri conti sono a posto, siamo considerati come la regione italiana con il maggior grado di solvibilità del debito, e con un´affidabilità superiore a quella dello Stato italiano". La scala di valutazione di Moody´s ha al suo vertice la tripla A (Aaa), corrispondente a un livello minimo di rischio, seguita immediatamente da Aa1 (assegnato alla Lombardia) con cui si classifica l´"alta qualità" del debito. A decrescere, con la semplice A, viene considerato un debito di buona qualità ma soggetto a rischio futuro, con la lettera B (debito con bassa probabilità di ripagamento), fino a raggiungere il livello più basso (contrassegnato dalla lettera C) con cui viene classificata l´insolvenza. "I rating assegnati a Regione Lombardia e al suo debito (il bond emesso nel 2002) - si legge nella nota diffusa da Moody´s - riflettono la forza e la ricchezza dell´economia regionale, sebbene colpita dalla crisi economica, e l´elevata qualità della gestione finanziaria". Scheda - Tra le regioni più ricche d´Europa, la Lombardia ha un Pil pro-capite superiore del 28% alla media italiana, del 15% alla media Europea a 15 Stati e contribuisce per quasi il 21% al Pil nazionale. L´economia regionale ha iniziato a risentire dell´impatto della crisi economica nel 2008, anno in cui il Pil ha subito una contrazione dell´1%. Secondo le ultime stime, è prevista un´ulteriore riduzione del 5,3% nel 2009, in gran parte causata da una frenata nei consumi. Negli anni successivi ci si aspetta una crescita del Pil pari allo 0,6% nel 2010 e all´1,4% nel 2011, quindi una ripresa più veloce rispetto alla media nazionale, essendo previsto per l´Italia un tasso di crescita dello 0,1% e dell´1%, rispettivamente, per il 2010 e 2011. Le attività di esportazione della Lombardia, regione con uno tra i più elevati gradi di apertura verso l´estero, rappresentano il 29% del commercio nazionale e contribuiscono per quasi il 31% al Pil regionale (Italia: 23%). L´economia lombarda è prevalentemente basata sul settore terziario (65% del valore aggiunto) e su un settore industriale diversificato (34% del valore aggiunto), che comprende un elevato numero di piccole e medie imprese specializzate in produzioni ad alto valore aggiunto. Il settore finanziario - in particolare, banche e assicurazioni - svolge un ruolo di primaria importanza, collocando Milano tra i più importanti centri finanziari al mondo. La Lombardia vanta inoltre un gran numero di distretti industriali, con specializzazioni nei settori meccanico, elettrodomestico, tessile e della moda. Il florido stato dell´economia regionale si riflette inoltre in uno dei tassi di disoccupazione più bassi del paese (3,7% nel 2008, rispetto al 6,8% dell´Italia nello stesso anno). .  
   
 

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