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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Novembre 2009
 
   
  INDUSTRIA FVG: TONDO A SAVIO PORDENONE, FRIULIA FARA´´ SUO DOVERE

 
   
  Pordenone, 17 novembre 2009 - "La Regione ha tutto l´interesse affinché il suo sistema finanziario supporti l´azienda Savio Macchine Tessili spa del Gruppo Itema, che ha già dimostrato con i numeri di essere uscita dalla crisi e di stare affrontando un periodo di ripresa". Così ieri il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha rassicurato Miro Radici, amministratore delegato dell´azienda di Pordenone che produce macchine di controllo per impianti tessili, al termine dell´incontro a cui ha partecipato anche l´assessore regionale all´Ambiente, Elio De Anna, e in cui è stato illustrato il piano industriale consegnato quest´estate a Friulia. La Savio Spinning e Electronics, che ha sede operativa e decisionale a Pordenone dove impiega 450 dipendenti e ha stabilimenti in Cina, India, Svizzera, Belgio e Germania, fa parte della holding Itema che controlla anche la Promatech weaving e knitting con sede a Bergamo (200 dipendenti) e stabilimenti in Svizzera e Cina. Per il 75 per cento il gruppo esporta nel Far East (50 per cento in Cina e 25 in India) ma le macchine vengono assemblate in Cina con il 70 per cento del valore proveniente proprio da Pordenone. Il Gruppo è leader del settore, con soli due concorrenti, uno giapponese e uno tedesco. Il 46 per cento dei fili di tutto il mondo vengono analizzati con i sensori prodotti nello stabilimento Loepfe in Svizzera. "Ciononostante, la crisi mondiale in due anni ha dimezzato i ricavi, anche se il gruppo è ancora in utile e il trend positivo dell´ultimo periodo sembra anche confermare il fatturato in ripresa del 2010. Il debito del gruppo è ora concentrato in Savio Pordenone e parzialmente garantito dalla capogruppo Itema", ha affermato il direttore generale Lorenzo Cucchetto, ricordando che da marzo di quest´anno la Savio non ha più fatto ricorso alla cassa integrazione e nel quarto trimestre sono stati assunti 18 dipendenti interinali. La percentuale di subfornitura italiana è ancora prevalente (71 per cento), anche se il 27 per cento di quota che proviene dal Friuli potrebbe essere notevolmente migliorata "se le aziende friulane - ha sottolineato Cucchetto al presidente Tondo - diversificassero l´offerta facendo sistema così come avviene da tempo in Lombardia". .  
   
 

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