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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Novembre 2009
 
   
  REGIONE ABRUZZO: CHIODI, RISPARMI PER 5 MLN GRAZIE A POLITICA RIGORE

 
   
  Pescara, 19 novembre 2009 - "Da una stima degli interventi avviati fin ad ora, possiamo ipotizzare risparmi per circa cinque milioni di euro in un solo anno e non è certo cosa da poco. Inoltre, abbiamo abbattuto i compensi dei componenti i consigli di amministrazione di Fira ed Abruzzo Engineering e tutto questo va ad aggiungersi ai ventidue commissariamenti di enti strumentali della Regione tra i quali quelli di Arta, Aptr, delle tre aziende Adsu, dei cinque Ater regionali, di Arit, Arssa, Agenzia sanitaria e dei sei consorzi industriali oltre ad una serie di altri provvedimenti rivolti al taglio di spese inutili a carico dei cittadini abruzzesi". Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, rivendica il merito della sua Giunta di aver condotto un´articolata ed innovativa politica di contrazione dei costi. In particolare, per quanto riguarda Abruzzo Engineering, dove la Regione ha una quota di partecipazione del 60%, il presidente del nuovo consiglio d´amministrazione percepirà 50 mila euro l´anno invece dei 204 mila euro annui di cui godeva il suo predecessore. Si passa, inoltre, da un costo annuo del consiglio d´amministrazione di circa 207 mila euro, sommando il costo dei gettoni di presenza, ad un costo totale di 110 mila euro. Nel vecchio consiglio d´amministrazione, gli altri componenti dell´organo percepivano il gettone di presenza, pari a 100 euro, mentre i componenti del Collegio sindacale ed il revisore contabile percepivano 108 mila euro l´anno. Adesso, invece, i componenti del nuovo Cda ne percepiranno 15 mila, per un totale di 60 mila euro l´anno. Resteranno invariati gli emolumenti previsti per il collegio sindacale e per il revisore contabile. Per di più, i compensi dei componenti il nuovo consiglio di amministrazione della Fira, la Finanziaria regionale abruzzese, sono stati ridotti del 30 per cento con un risparmio complessivo annuale di 60 mila euro che arriverà a 240 mila euro se si considera il restante periodo di legislatura. Infatti, se in precedenza l´indennità annuale lorda corrisposta al presidente della Fira era pari a 40 mila euro, quella attuale è di 28 mila euro cioè 12 mila euro in meno. Stesso discorso vale per i nuovi componenti del cda che passano da 20 mila euro annui lordi a 14 mila euro. "Una scelta di rigore e di contenimento dei costi quella di procedere alla riduzione dei compensi - ha dichiarato il presidente Chiodi - che rientra nella più ampia ottica politica di risparmio delle risorse e di razionalizzazione dei servizi che questa Giunta ha intrapreso fin dal momento dell´insediamento. Che poi qualcuno dall´opposizione tenti di sminuire la portata del provvedimento lo si può comprendere ma poi dovrebbe anche avere l´onesta intellettuale di ammettere che il progetto di riforma approvato dalla precedente Giunta di centrosinistra non è stato attuato mentre stavolta si fa sul serio ed il risparmio in termini di risorse è reale. Tuttavia, - continua il Presidente Chiodi - soffermarsi solo sulla decurtazione degli emolumenti sarebbe, a mio avviso, a dir poco riduttivo e fuorviante. In effetti, occorre guardare alla complessiva azione riformatrice di questo governo che ha già portato a ridisegnare l´intera architettura amministrativa dell´Ente Regione con la cancellazione di una direzione, il taglio di ben undici servizi ed un progetto organico di riorganizzazione che introdurrà più trasparenza nel sistema delle assunzioni, reale meritocrazia nella gestione delle carriere e degli incarichi ed una maggiore efficienza attraverso la valorizzazione delle competenze del personale. Anche sotto questo profilo, il risparmio di risorse ipotizzato è considerevole visto che supera abbondantemente i 500 mila euro". "Con la consueta demagogia, - sottolinea il Presidente - c´è chi preferisce attaccare la sterile litania di presunte nomine clientelari ignorando che, solo qualche mese fa, all´indomani dei commissarimenti, anche nell´opposizione chi fu chi mostrò di apprezzare la scelta di sobrietà attraverso il ricorso, nella veste di commissari, a personale interno retribuito con appena mille euro lorde mensili". .  
   
 

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