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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Novembre 2009
 
   
  GOLF - EDOARDO MOLINARI HA VINTO IL DUNLOP PHOENIX IN GIAPPONE A DUBAI LEE WESTWOOD TRAVOLGENTE, 30° FRANCESCO MOLINARI

 
   
  Roma, 23 novembre 2009 - Edoardo Molinari ha vinto con 271 colpi (70 66 69 66) il Dunlop Phoenix, una delle gare più prestigiose e importanti del Japan Tour disputata al Phoenix Country Club (par 71) di Miyazaki in Giappone. Il torinese ha battuto con un birdie alla seconda buca di spareggio lo svedese Robert Karlsson (271 - 70 68 68 65) con il quale aveva terminato alla pari il torneo. Entrambi hanno dato spettacolo con un giro finale ad altissimo livello mettendo rapidamente fuori gioco gli altri pretendenti al successo. Molinari (parziale di 66) ha subito allungato il passo con un birdie alla buca 2, ma Karlsson (65 di giornata) ha cambiato marcia dalla 5ª e con cinque birdie in sei buche è passato a condurre con due colpi di vantaggio. A quel punto il torinese, che aveva contenuto parzialmente il ritmo dell’avversario con un birdie alla 9ª, ne ha messi a segno altri due (11ª e 13ª) ristabilendo l’equilibrio. Karlsson, però, è tornato avanti alla 14ª, ma ancora una volta l’azzurro non gli ha lasciato spazio con il suo quinto birdie alla 15ª. La parità si è mantenuta fino al termine, poi il play off favorevole a Molinari alla seconda buca supplementare, dopo il par di entrambi i contendenti nella prima. Si sono classificati al terzo posto con 277 Hirofumi Miyase e l’irlandese Shane Lowry, al quinto con 278 il neozelandese Eddie Lee e Tadahiro Takayama e al settimo con 279 sei concorrenti tra i quali Shigeki Maruyama. Al 28° con 285 il thailandese Prayad Marksaeng, campione uscente, e al 31° con 286 il fijano Vijay Singh. In campo tutti i migliori giocatori del circuito nipponico. “La gara - ha detto Edoardo Molinari - è stata organizzata benissimo. Il percorso è molto bello, stretto, lungo, con green velocissimi, simili a quelli che si trovano in America. Stavo giocando bene e quindi prima di partire ero convinto di poter fare un buon risultato, ma non mi aspettavo di vincere. Durante il playoff ero molto tranquillo. Alla prima buca abbiamo avuto entrambi la palla per il birdie a cinque metri dalla buca, ma abbiamo effettuato due brutti putt, prima Karlsson e poi io. Nella seconda io, dopo il secondo colpo, avevo la palla in bunker vicino alla bandiera, mentre Robert dopo aver sbagliato il drive è dovuto ricorrere a un lay up a circa 80 metri dal green. Da lì è andato lungo di sei metri con l’approccio e non ha messo a segno il difficile putt in discesa. Io invece dal bunker ho piazzato la palla a un metro e mezzo dall’asta e ho imbucato per vincere. Sono molto contento di questo successo perché ho battuto il numero uno europeo dell’anno scorso, giocandoci insieme e soprattutto perché oggi era veramente in piena forma. Questa vittoria e i risultati ottenuti durante l’intera la stagione sono il premio per tutti i sacrifici e il lavoro che ho fatto quest’inverno. E spero che tutto ciò sia solo l’inizio. Ora mi sono avvicinato ancora di più al 50° posto nel World Ranking, ma l’obiettivo è di entrare tra i top 50 per poter giocare tutte le gare più importanti” Molinari, che ha ricevuto un assegno di circa 300. 000 euro, ha ottenuto il sesto successo in carriera, quarto stagionale di un anno straordinario per lui (che si è imposto anche nella money list del Challenge Tour) e per il golf italiano. Infatti è la vittoria n. 25 nel 2009 dei giocatori azzurri in campo internazionale: 15 con i professionisti e 10 con i dilettanti. Edoardo Molinari è nato a Torino l’11 febbraio 1981. E’ passato di categoria il 24 luglio 2006 dopo la conclusione dell´Open Championship, che aveva disputato per il secondo anno consecutivo. E’ stato per molti anni la colonna portante della squadra nazionale italiana. Tra le sue vittorie da dilettante, quattro Campionati Nazionali Foursomes (nel 1999 e 2000 con Massimiliano Secci, nel 2002 e 2004 con il fratello Francesco), tre campionati a squadre serie A1 con il Circolo Golf Torino (2000, 2001, 2004), il Campionato Nazionale Match Play (2001) e i Campionati Internazionali di Turchia (2003). Nel 2005 ha vinto la prequalifica per partecipare all’Open Championship, quindi si è classificato al 60° posto nel major acquisendo la “bronze medal”. Il 28 agosto dello stesso anno si è imposto nel prestigioso l’U. S. Amateur battendo in finale per 4/3 lo statunitense Dillon Dougherty sul percorso del Merion Gc di Ardmore. A quel punto ha cambiato i suoi piani. Avrebbe dovuto passare professionista a fine stagione, ma la possibilità di poter disputare tre major (Masters, U. S. Open, Open Championship) ha fatto slittare la decisione di circa sette mesi. Nel 2007 si è imposto in due gare del Challenge Tour (Colombia Masters e Kenya Open), poi è stato fermato da una tendinite al polso, ma a fine anno ha ottenuto la ‘carta’ per l’European Tour (16° nell’ordine di merito). Nel 2008 aveva iniziato bene la stagione nel circuito continentale (15° nel South African Open, 17° nell’Open d’Italia), ma successivamente ha perso smalto e ‘carta’ che non è riuscito a riconquistare alla Qualifying School. Nel 2009 ha fatto annata piena nel Challenge Tour, dove è stato l’autentico dominatore. Ha vinto tre tornei (Piemonte Open, Kazakhstan Open, Roma Golf Federation Cup) e ha conseguito quattro secondi posti e altri cinque piazzamenti tra i primi dieci in 19 tornei. Negli ultimi sei, in particolare, non è mai andato oltre il settimo posto. Si è imposto nella money list con un guadagno di 242. 980, quasi il doppio del secondo classificato, il portoghese José Filipe Lima (E 134. 622). Ha disputato anche sei tornei nell’European Tour con migliori risultati il 14° posto nell’European Masters e il 17° nell’Open d’Italia. European Tour: A Dubai Trionfa Lee Westwood, 30° Francesco Molinari - L’inglese Lee Westwood è stato l’indiscusso protagonista del Dubai World Championship, ultima gara stagionale dell’European Tour disputata sull´Earth Course dello Jumeirah Golf Estates a Dubai. Il 36enne di Worksop, infatti, ha conseguito un doppio successo: ha dominato la gara, imponendosi con 265 colpi (66 69 66 64) sei di vantaggio sul connazionale Ross Mcgowan (271 - 71 66 66 68), e ha vinto l’ordine di merito sorpassando in dirittura d’arrivo l’irlandese Rory Mcilroy, al quale non è bastato il terzo posto (273 - 68 69 69 67) per mantenere la leadership. In 30ª posizione Francesco Molinari (285 - 72 68 71 74), dopo un turno molto travagliato in cui ha segnato quattro bogey consecutivi, a partire dalla sesta buca, quattro birdie nelle successive sei, per poi perdere tutti i benefici della prodezza con altri due errori (16ª e 17ª). Non è riuscito a entrare tra i primi dieci della money list, come nelle sue aspirazioni, ma è rimasto tra i quindici (14° con 1. 505. 010 euro) che vuol dire essere nell’élite mondiale. Nelle parti alte della graduatoria l’irlandese Padraig Harrington e l’australiano Geoff Ogilvy, quarti con 274, lo svedese Alexander Noren, sesto con 275, lo spagnolo Sergio Garcia e l’australiano Adam Scott, settimi con 276. Ha ceduto il colombiano Camilo Villegas, 16° con 281 dopo un buon avvio, e hanno deluso il tedesco Martin Kaymer, 37° con 286, e l’inglese Ross Fisher, 42° con 287, che erano gli altri due giocatori in corsa per il successo nell’ordine di merito. Westwood ha ottenuto la seconda vittoria stagionale e la 20ª nel circuito continentale. Ha conquistato anche undici titoli in giro per il mondo e ha disputato sei Ryder Cup con la formazione europea (vincente in quattro occasioni). Era stato il miglior giocatore del tour anche nel 2000, anno in cui aveva spezzato l’egemonia dello scozzese Colin Montgomerie, che si era imposto per sette volte consecutive nell’ordine di merito a partire dal 1993. Al torneo sono stati ammessi i primi 60 classificati della money list, ma sono scesi in campo 58 giocatori per le defezioni dello statunitense Anthony Kim e dell´inglese Paul Casey. Il montepremi era di 4. 995. 642 milioni di euro dei quali 830. 675 sono andati a Westwood. Nell’ordine di merito l’inglese (E 4. 237. 762) ha preceduto Mcilroy (E 3. 610. 020), Kaymer (E 2. 864. 342) e Fisher (E 2. 531. 183) Lpga Tour: Tutto Fermo Per Maltempo - Sempre il maltempo protagonista nel Tour Championship, gara finale della stagione 2009 del Lpga Tour che si sta svolgendo all’Houstonian G&cc (par 72) di Houston nel Texas: dopo la sospensione nella seconda giornata, infatti, non si è potuto giocare nella terza. E’ al comando la messicana Lorena Ochoa (66 colpi), davanti a Reilley Rankin (67) e a Taylor Leon (68), trio che ha disputato solo un giro. La metà delle concorrenti ha iniziato il secondo: tra costoro anche Giulia Sergas che ha giocato 11 buche e che ora sarà chiamata nelle rimanenti sette a evitare il taglio. Infatti la triestina è scesa dal 29° al 61° posto con un totale di “+2” dopo aver segnato due birdie e quattro bogey, di cui tre sugli ultimi quattro green. Si sono ritirate Michelle Wie, Candie Kung, Seon Hwa Lee e Silvia Cavalleri, che aveva terminato la prima frazione al 120° posto con 81. Il torneo prevede due tagli: dopo 36 buche rimarranno in gara le prime 70 proettes classificate, che si ridurranno a 30 al termine del terzo giro. Sarà il maltempo, però, a decidere come effettivamente si svolgerà. Il montepremi è di 1. 500. 000 dollari. Stage 2 Qualifying School: Italiani In Risalita - Nella seconda giornata dello Stage 2 della Qualifying School dell´European Tour, che si sta svolgendo su quattro percorsi spagnoli con la partecipazione di 304 concorrenti, i giocatori italiani hanno operato una buona rimonta e almeno otto, degli undici partenti, sono in corsa per la qualifica. Sul tracciato dell’Hacienda Del Alamo a Murcia (76 partecipanti, 19 promossi) Federico Colombo (141 - 72 69) è salito dal 32° al 16° posto, mentre è sceso dal settimo al 23° Andrea Maestroni (142 - 69 73). Nuovo leader è lo statunitense Ryan Blaum (133 - 68 65), che precede di tre colpi il tedesco Stephan Gross jr e il danese Thorbjorn Olesen. Gli altri tre campi si trovano nella zona di Jerez. All’arcos Garden (19 ammessi su 77) Michele Reale, 20° con 143 (71 72), ha guadagnato sette posizioni, mentre è praticamente fuori gioco il dilettante Nicolò Ravano, 75° con 155. (79 76). In vetta il sudafricano Michiel Bothma (133 - 68 65) seguito dallo spagnolo Santiago Luna (135). Allo Sherry Golf (18 qualificati su 75) non sembra avere più chances Andrea Perrino, 68° con 151 (72 79). E’ passato a condurre lo spagnolo Eduardo de la Riva (136 - 68 68), tallonato dall’inglese Phillip Archer (137). Al Costa Ballena Club de Golf (18 ammessi su 76), dove sono in campo gli altri sei italiani, il dilettante Nino Bertasio con un ottimo 68 e lo score di 138 (70 68) è passato dal 25° al 10° posto. Al 19° con 139 Marco Soffietti (72 69), al 41° con 142 Gregory Molteni (75 67), al 47° con 143 Alessio Bruschi (70 73) e Andrea Zanini (74 69) e al 66° con 148 l’amateur Joon Kim (74 74). Coppia al vertice con 133 composta dal francese Edouard Dubois (66 67) e dall’inglese James Ruth (66 67). Al terzo posto con 135 gli iberici Alvaro Verlasco e Jesus Maria Arruti, alla 21ª presenza consecutiva alla Qualifying School. La finale è in programma sempre in Spagna, al Pga Golf de Catalunya nei pressi di Girona in Costa Brava, dal 28 novembre al 3 dicembre. Al termine dei sei giri avranno la categoria 11b per l´European Tour i primi 30 in graduatoria. .  
   
 

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