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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Novembre 2009
 
   
  PRESA DI SPUMA: UNANIME LA FILIERA VINICOLA RIUNITA IN REGIONE PIEMONTE LA DECISIONE DEVE ESSERE PRESA PER SINGOLA DENOMINAZIONE

 
   
   “La decisione deve essere presa per singola denominazione” Si chiederà una norma nella modifica della legge 164 La filiera vitivinicola piemontese degli spumanti, riunita ieri mattina a Torino, ha condiviso una proposta unitaria, che l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco porterà al tavolo nazionale con il Ministero: sulle modifiche alla pratica della “presa di spuma” e al conteggio delle rese, si chiederà che le decisioni in merito possano essere assunte a livello di singolo disciplinare per ogni denominazione d’origine e che tale previsione sia inserita come norma di legge nell’ambito della revisione della legge 164/92, attualmente in discussione. Il tavolo, che riuniva in forma congiunta la commissione paritetica Moscato e la paritetica Brachetto (i vini spumanti piemontesi più direttamente interessati) è stato convocato dall’Assessore Taricco per un primo confronto dell’intera filiera (rappresentanti della parte agricola e delle industrie spumantiere) a seguito delle reazioni suscitate dalla circolare emanata dal Ministero per le Politiche Agricole (nota n. 16697 del 3. 11. 2009) e resa nota nei giorni scorsi. Il provvedimento consente di classificare i volumi di zucchero aggiunto per la “presa di spuma” degli spumanti Doc e Docg - una pratica enologica ampiamente diffusa e necessaria per la fermentazione, ma finora esclusa dal conteggio della resa - come vino a denominazione di origine, aumentando di fatto la resa stessa. Su questo provvedimento, che va a modificare senza alcuna consultazione delle Regioni e della filiera una norma in vigore da quindici anni, l’Assessore Taricco aveva immediatamente scritto una lettera al Ministro Zaia, chiedendo “la sospensione del provvedimento e l’immediata apertura di un confronto. ” “Riteniamo quanto meno irrituale il percorso con cui il Ministero ha adottato tale modifica – ha ribadito l’Assessore – è discutibile cambiare una prassi vigente da 15 anni, tra l’altro in una fase molto delicata del mercato, senza consultare le parti interessate. Proprio nel momento in cui è in discussione un’ampia revisione della normativa di riferimento, la legge 164, credo che debba essere proprio quella la sede in cui affrontare il problema. Da parte del mondo vitivinicolo piemontese non c’è preclusione alla discussione nel merito, ma ritengo sia doveroso il confronto con le realtà produttive dei territori interessati. “Dall’incontro di oggi – prosegue Taricco – è emersa una posizione comune: chiederemo che in sede di modifica della legge 164 sia inserita una norma che prevede la possibilità di stabilire, a livello di disciplinare e comunque all’interno di accordi paritetici territoriali, il conteggio delle rese in relazione alla presa di spuma. In sostanza, chiediamo il massimo della certezza e della trasparenza, con norme di legge, e nello stesso tempo la massima flessibilità. ” A conclusione del tavolo di filiera, i rappresentanti delle case spumantiere piemontesi si sono assunti l’impegno di non far uso delle disposizioni contenute nella circolare ministeriale, di per sé già esecutiva, rispettando la prassi vigente. .  
   
 

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