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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Novembre 2009
 
   
  PRESENTATI I PROGETTI DELL´ASSOCIAZIONE "PIEDE DIABETICO"

 
   
   Perugia, 25 novembre 2009 – Dare una mano ai propri piedi. L´imperativo è d´obbligo per chi soffre di diabete, visto che è proprio da questa parte del corpo che possono venire importanti segnali d´allarme. Ne è consapevole l´Associazione Regionale di Volontariato “Piede Diabetico” che, ieri mattina alla Sala Fiume di Palazzo Donini, ha presentato ai giornalisti le sue finalità e i suoi progetti di attività e che giovedì 26 novembre alle ore 16. 00, nel Salone d´Onore di Palazzo Donini, a Perugia, terrà la sua prima assemblea. Alla conferenza stampa erano presenti Presidente e Segretario dell’associazione, Mario Andrea Bartolini e Simone Casacci, il coordinatore del Centro di riferimento regionale per il diabete mellito, prof. Fausto Santeusanio, la coordinatrice del Centro per la cura del piede diabetico, dott. Essa Cristina Vermigli e il presidente del Cesvol avv. Luigi Lanna. Il piede diabetico è una delle principali complicanze del diabete, basti pensare che il 15% dei pazienti sviluppa ulcere al piede almeno una volta nel corso della propria vita e che la prevalenza di lesioni attive in una popolazione di diabetici è di circa il 5-10%. Proprio questa patologia, inoltre, è responsabile del 20% delle ospedalizzazioni dei pazienti con diabete mellito”. Dati recenti (Oms), inoltre, indicano un incremento della prevalenza del Diabete Mellito tale da prevedere per il 2025 circa 250 milioni di persone affette da questa temibile patologia. In questo caso fare prevenzione è più importante che mai, sia attraverso la formazione degli operatori sanitari, sia attraverso l’educazione e la sensibilizzazione dei pazienti e dei loro familiari. Gli obiettivi principali di questa azione educativa sono legati alla presa di coscienza di come il piede, organo spesso trascurato, ricopra in realtà un ruolo fondamentale nelle azioni quotidiane e nella propria autonomia personale. Comprendere quindi che esiste una correlazione tra diabete e piede e che gli arti inferiori possono essere il bersaglio di questa patologia, come l’occhio, il rene, il cuore. Ed è proprio sul versante della prevenzione che opera l´Associazione Regionale di Volontariato “Piede diabetico” che è nata nel maggio scorso ed ha la sede presso il Centro di Riferimento Regionale del Diabete Mellito diretto dal Prof. Fausto Santeusanio, all’interno del quale da più di dodici anni è istituito il Centro per la Diagnosi e Cura del Piede Diabetico coordinato dalla Dott. Ssa Cristiana Vermigli. Questa associazione raccoglie adesioni a livello regionale fra medici, pazienti e familiari di persone affette da piede diabetico e costituisce una rete di relazioni tra persone fortemente impegnate a garantire una reale prevenzione; con l’obiettivo di lavorare in stretta sinergia con tutte le associazioni che operano in quest´ambito “Piede diabetico” ha allacciato un rapporto privilegiato con i Centri per anziani delle due Provincie e durante l’Assemblea del 26 p. V. Il Presidente On. M. A. Bartolini illustrerà i principali progetti che verranno sviluppati con l’Assessorato Regionale alla Sanità, con il Cesvol e con tutti gli enti che in modo diretto ed indiretto operano con i medesimi soggetti di cura. Il 26 novembre sarà, inoltre, presentata dal dott. Simone Casucci, esperto di educazione terapeutica la figura strategica del “Diab tutor”: una persona che oltre a conoscere il diabete e le problematiche ad esso legate, dovrà avere competenze relazionali e di risoluzione di problemi tali da supportare il paziente all’interno e al di fuori dei circuiti di cura. .  
   
 

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