Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Novembre 2009
 
   
  TELECOMUNICAZIONI: 12 RIFORME DELL’UNIONE EUROPEA

 
   
  Sono in programma 12 singole riforme per le telecomunicazioni, che mirano a tutelare maggiormente i consumatori, rendendoli più consapevoli, e ad arricchire le proposte sul mercato, stimolando la concorrenza. “La nuova riforma delle telecomunicazioni dell’Unione – spiega Viviane Reding, commissaria europea per la società dell’informazione e i media – porterà con sé più scelta per i consumatori, una maggiore dose di competizione, un efficace sistema europeo di regolazioni indipendenti da altri poteri, dei nuovi investimenti in infrastrutture competitive, ulteriore spazio per i servizi senza fili e una Rete sempre più aperta per tutti i cittadini. La riforma potenzia anche i singoli mercati promuovendo una efficace competizione e regole consistenti valide nei 27 stati. Ciò aprirà opportunità per gli operatori, per servizi transnazionali e per i consumatori europei, privati e aziende. Si darà una nuova spinta alla vibrante economia digitale europea”. Innanzitutto, si stabilisce il diritto per i consumatori europei di potere cambiare operatore nell’arco di una sola giornata lavorativa mantenendo lo stesso numero. Al momento, invece, si richiedono in media 8 giorni e mezzo per i servizi mobili e 7 e mezzo per quelli fissi. Per alcuni consumatori, però, si tratta addirittura di due o tre settimane di attesa. Non solo verranno ridotti i tempi, ma si chiederà ai fornitori di adeguarsi a proporre un primo contratto che abbia una durata non superiore ai 24 mesi, ipotizzando anche soluzioni da 12. In secondo luogo, sarà obbligatorio fornire maggiori e migliori informazioni ai clienti rispetto a quanto avviene oggi. Dovrà infatti essere ben chiaro ai consumatori cosa preveda il contratto, quali servizi siano inclusi e quali aggiuntivi e a che costo. Negli accordi devono essere poi specificati i livelli minimi di qualità garantiti dall’operatore. La terza riforma prevede che i singoli Stati potranno intervenire sull’accesso a Internet solo in accordo con quanto previsto da nuove disposizioni ad hoc, a tutela dei diritti e delle libertà dei cittadini, come previsto dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Con il quarto punto si vuole assicurare agli europei la possibilità di scegliere tra operatori di banda larga concorrenti. Per limitare il campo d’azione di chi offre i servizi, verranno definiti degli standard minimi qualitativi obbligatori. La quinta riforma si occupa di proteggere i consumatori contro le violazioni dei dati e lo spam. La privacy dei cittadini europei viene chiaramente affermata come una priorità da rispettare e tutelare. Gli operatori saranno direttamente responsabili per i dati relativi ai propri clienti: nomi, indirizzi e-mail, informazioni sui conti bancari e sul traffico sia telefonico sia online. La sesta riforma vuole potenziare il 112, numero valido per le emergenze in tutto il territorio dell’Unione. Sarà accessibile non solo telefonicamente ma anche con le nuove tecnologie e verranno fornite agli operatori del soccorso le informazioni sulla provenienza della richiesta di aiuto. Con il settimo punto si assicura la tutela per una sempre maggiore indipendenza delle telecomunicazioni da interferenze di carattere politico, specialmente nell’operato quotidiano. La libera competizione e la presenza di una consistente regolamentazione verranno aiutate dall’istituzione di una nuova autorità europea per le telecomunicazioni, come previsto dall’ottava riforma. La commissione europea, in base al nono punto, avrà il compito di ascoltare e vagliare le proposte di regolamentazione, anche in itinere, da parte delle autorità di garanzia nazionali. Secondo la decima riforma, inoltre, la autorità nazionali possono imporre a propria discrezione agli operatori del mercato di separare le funzioni di attività, in modo da stimolare sia la competizione sia l’incentivo a investire in nuovi network. L’undicesimo punto, poi, si focalizza sulla necessità di accelerare l’accesso alla banda larga per tutti i cittadini dell’Unione. La dodicesima riforma, infine, guarda avanti e si preoccupa di incoraggiare la competizione e gli investimenti nei network di accesso di prossima generazione .  
   
 

<<BACK