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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Dicembre 2009
 
   
  EFAB: RETI TRA SCUOLE CONTRO DISPERSIONE E DISAGIO SOCIALE

 
   
  Potenza, 1 dicembre 2009 - Costruire una rete stabile di confronto e collaborazione tra le scuole e le istituzioni locali per combattere i fenomeni della dispersione e contenere il disagio giovanile: questo il risultato dei workshop che si sono svolti il 27 novembre all’Efab, dalle 10. 30 alle 13. 00, nell’ambito della manifestazione Spazio Scuola che ha preso il via il giorno prima. “Dispersione scolastica” e “Disagio sociale e legalità” i titoli dei due momenti di confronto ai quali hanno partecipato i docenti e gli studenti dei vari Istituti Superiori presenti al Salone. “Questa mattina ci siamo ritrovati a partecipare al workshop sulla dispersione solo noi insegnanti degli Istituti Professionali – ha dichiarato il prof. Melaranci – probabilmente perché sono proprio queste scuole ad avvertire maggiormente il fenomeno della dispersione”. I progetti sviluppati tramite il finanziamento del bando regionale “Rafforzamento e qualificazione dell’offerta formativa scolastica” hanno già prodotto notevoli risultati per ridurre l’abbandono precoce, ma molto altro ancora occorre fare. Importante sarà il ruolo degli insegnanti e delle famiglie, ma anche delle istituzioni, per convincere i ragazzi che gli istituti di formazione professionale possono costituire un percorso di formazione determinante per lo sviluppo dell’attività lavorativa futura. Come ha dichiarato ieri l’Assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Autilio, durante il convegno di presentazione del Programma Triennale sulla Scuola, c’è bisogno di credere in un terzo percorso, quello dell’istruzione tecnica superiore (Ifts e Its) , sviluppando standard formativi e qualificativi elevati. Molto proficuo, dunque, il lavoro di questa mattina, “non è facile che docenti di diversi Istituti si siedano intorno a un tavolo per discutere dei problemi comuni e tentare di fornire delle soluzioni – ha sottolineato l’Assessore Autilio – perciò momenti come questi dovrebbero essere un’abitudine e non un fatto sporadico e casuale”. Al workshop sul disagio sociale e la legalità, meno tecnico, e più orientato ai giovani erano presenti molti studenti che hanno presentato i progetti sviluppati e hanno avuto modo di confrontare le esperienze vissute. Una partecipazione attenta di docenti e giovani per discutere insieme dei problemi legati al mondo giovanile, quali le dipendenze, i fenomeni di bullismo, etc. “Attraverso questi progetti e con il lavoro odierno abbiamo trasmesso ai ragazzi che la legalità non è solo una parola priva di contenuti e significati, ma un fatto concreto” - ha sottolineato la prof. Letizia Labriola, nel chiudere i lavori. .  
   
 

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