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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Dicembre 2009
 
   
  NOVITÀ DALLE GUIDE STAR MOUNTAIN

 
   
  Starmountain ha ripreso il vecchio e valido, sistema di associare alle proprie attività, sia alpine che extraeuropee o all’estero in genere, la Guida Alpina che le conduce. Si tratta di itinerari belli, collaudati (ma ogni tanto con qualcuno vado a esplorare luoghi remoti e sconosciuti) e di impegno diverso, così da soddisfare un po’ tutti. Fare la Guida Alpina è sempre stato per me “guidare” le persone sulle montagne senza pormi nessun limite di azione perché stimolato principalmente dalla curiosità di conoscere ed esplorare il mondo, ma durante questo “cammino” ho poi scoperto che, alla fine, quello che lascia dentro le emozioni più forti, incluse quelle negative, sono le persone. In montagna non splende sempre il sole e le difficoltà di un imprevisto vanno affrontate da chi vi si trova, per la normale esigenza del sopravvivere, ognuno con l’ esperienza che ha, e normalmente mettono le persone in una situazione di estrema onestà. Come succede anche guardando un’alba dopo una notte scomoda, arrivando stanchi su una cima sognata a lungo, sentendosi parte della Natura o semplicemente scoprirsi appassionati di qualcosa che da felicità. Proprio questo mi ha insegnato a conoscere molte persone, diverse tra loro, ma nella fatica, nella difficoltà e nella necessità, maledettamente ridotte allo stesso livello di umanità, bella o brutta che sia. Ecco, questo arricchimento continuo che il mio lavoro mi da, lo considero una grande scuola di vita che mi ha fatto crescere, che spero mi farà crescere ancora, e che vorrei trasmettere ai miei figli prima che ai miei compagni di cordata o ai lettori delle pubblicazioni per cui scrivo, tanto lo ritengo importante. Lungo il mio cammino ho incontrato tante persone meno fortunate di me e quindi ho deciso, senza neppure sforzarmi troppo, di fare qualcosa per aiutarle. E’ il caso dei portatori che operano in Himalaya, su certe zone delle Ande e in Africa che fanno una vita durissima e contribuiscono in maniera determinante al successo delle nostre “vacanze” e di tanti alpinisti (anche noti) che poi neppure li menzionano. Con l’ associazione inglese Porter Progress Uk (www. Porterprogress. Org) cerco di portare a Kathmandù dei vestiti usati presso un’ apposita “banca” che li distribuisce ai portatori che normalmente sono male equipaggiati. Chi vuole contribuire può scrivermi o contattare direttamente la sede a Londra. Recapito sul sito internet. Questa piccola azione umanitaria sarà mia compagna durante le proiezioni che faccio in varie sale di associazioni, club, etc. Al fine di sensibilizzare la gente su un problema a torto trascurato. Quindi se volete organizzare una proiezione/conferenza nella vostra città, non esitate a contattarmi, ho diversi video e diaporama a tema (alpinismo, trekking, sci, mtb) molto divertenti e interessanti. Bè, ora passo alla lista delle mie proposte di guida in collaborazione con Starmountain, il tour operator che ci garantisce efficienza, assistenza e legalità e, tra le righe, vi racconterò ancora qualcosa. - New!9-16 gennaio Settimana di sci fuoripista in Kashmir con anche uso di pelli di foca (poco) a Gulmarg in Kashmir (India) per buoni sciatori. Un moderno impianto di risalita porta ai quasi 4000m del Kongdori da dove si può raggiungere la quota massima di 4200m con le pelli di foca circondati dall’ Himalaya tra l’Himachal Pradesh e il plateau tibetano. Le piste non esistono e discese nella miglior polvere (sempre abbondante) portano in altre valli da dove si rientra in jeep oppure nella conca di Gulmarg per estenuanti rientri a curvone fino all’hotel (***) con le gambe cotte! Prezzo a persona 1850€, posti limitati e chiusura iscrizioni 22dic09, ricordate il visto! - 16 e 17 gennaio Weekend di arrampicata su ghiaccio nei Serrai di Sottoguda nelle Dolomiti per iniziare o migliorare. Questa stretta e pittoresca valle ai piedi della Marmolada presenta un gran numero di colate ghiacciate di ogni difficoltà e lunghezza ed è il luogo ideale per scalare con ramponi e piccozze imparando tutte le tecniche e le manovre di sicurezza. - 23-24 gennaio Weekend con le ciaspe dalla Val Badia a Cortina pernottando al Rif. Fanes. Una lunga e facile camminata tra stupende cime dolomitiche ideale anche per chi vuole provare. In questa zona è ambientata una delle più belle leggende delle Alpi, un motivo ci sarà! - Dal 1984 con l’ allora “asso” dello sci estremo Stefano De Benedetti organizzavamo dei Camp di sci fuoripista al Montebianco e nelle Dolomiti. Io non ho mai smesso di farlo, mentre Stefano costruisce per il mondo centrali idroelettriche avveniristiche ed ecocompatibili…destini della vita. I nostri stages si incrociarono con quelli di Patrick Vallenςant, di Jean Marc Boivin, di Didier Lafond e Renè Ghilini i francesi che negli anni ’80 erano davvero avanti nell’ intendere quello che oggi si chiama “Freeride” e che io continuo a chiamare semplicemente sci libero. Mentre qui le scuole di sci e le guide alpine litigano da sempre su chi deve fare che cosa contendendosi 4 disperati appassionati di serpentine a bordo pista –concedetemi la malignità- oltralpe, quasi trent’anni fa si facevano il telemark, lo snowboard e il monosci. Quella è la mia filosofia, pur non avendo mai amato particolarmente la grandeuse cisalpina, ma lo spirito di chi è all’avanguardia si, eccome. Ho collaborato con la casa francese produttrice di sci Dynastar per molti anni e con Nordica ho progettato nell’89 uno degli scarponi da sci più venduti nella storia dello sci, che esiste ancora. Tutte cose che alla fine ho cercato di trasmettere a chi scia con me e che non dico per vantarmene, che se mai mi imbarazza. Così rieccomi come ogni anno con i Freeride Dolomites Camp di 4 giorni, da giovedì a domenica, ma su richiesta anche in altre date, per chi vuole sciare in libertà, su ogni neve e pendio ma imparando tecniche e sicurezza. Le Dolomiti sono il migliore terreno al mondo per lo sci e sfido chiunque a farmi conoscere un luogo migliore, e dire che di posti ne ho visti mica pochi… Date: 28-31gen. 18-21 feb. 11-14 mar. Base: Corvara o Arabba. - New! “Scorribanda” fuoripista per sciatori, snowboarder e telemarker nelle Alpi dell’ Ovest alla ricerca della neve migliore. La godibilità di una sciata nella neve vergine è determinata dalle condizioni della stessa, quindi sarà lei che cercheremo. Proposta assolutamente non programmata in quanto chi deciderà sarà la neve, quindi all’ ultimo momento (una settimana prima) si deciderà dove andare. Indicativamente si partirà dal comprensorio della Via Lattea in Val di Susa (To) per spostarci poi verso La Gràve e magari Val Thorens, (tutte località facilmente raggiungibili dalla Val di Susa) ma, ripeto, andremo dove ci saranno le migliori condizioni della neve. La proposta è per buoni sciatori con esperienza di sci fuoripista, ma non per campioni. Si tratta di 4 giorni itineranti tra curve e percorsi altamente panoramici e remunerativi sotto ogni punto di vista. Sono obbligatori gli sci da freeride (+Arva, Pala E Sonda se non li avete potrete noleggiarli dicendolo all’ atto dell’ iscrizione) ma non gli attacchi da scialpinismo perché useremo gli impianti. Ritrovo a il 25 febbraio 2010 alle ore 7. 30 con auto proprie (magari decidiamo prima quali usare per non fare sprechi inutili dividendo i costi tra gli occupanti) al casello autostradale di Avigliana sulla A32 (To). Scioglimento del gruppo dopo la sciata di domenica 28 febbraio 2010. Prezzo a persona: 375€ min. 4 persone, include la guida alpina e sue spese di alloggio e skipass. Non comprende: viaggio, vitto, alloggio e skipass. Nota: la guida alpina si preoccuperà di trovare la o le sistemazioni. Proprio perché credo nella bellezza dolomitica propongo da un bel po’ di primavere una gita sci alpinistica di 3 giorni che collega altrettante cime oltre i 3000m dal Pordoi a Cortina d’Ampezzo che sono il Piz Boè, La Varella e il Monte Casale, in un crescendo di bellissime valli, salite e soprattutto discese che hanno pochi uguali al mondo. Non scherzo! Si pernotta comodamente in confortevolissimi rifugi sicchè lo zaino pesa molto poco. 5,6 e 7 marzo. -Vivo nelle Dolomiti da quando ero ragazzo ma questo non significa che mi sia fissato con i Monti Pallidi. Se non lo conoscete ancora provate a Pasqua l’Oberland Bernese nelle Alpi nordoccidentali svizzere e scoprirete che le montagne himalyane le abbiamo anche qui vicino. Contrariamente a questa caratteristica, nel Berner Oberland (questo è il suo nome originale) ci sono anche itinerari scialpinistici tecnicamente non troppo difficili. I rifugi d’ alta quota sono dei veri nidi d’aquila incastonati tra speroni rocciosi che affiorano dai ghiacciai dove la tipica e pessima ospitalità elvetica non manca mai, ma le montagne sono meravigliose! 2,3,4 e 5 aprile. -Il Nepal è uno dei paesi più belli e interessanti che abbia mai visitato. Per chi ama le montagne, qui c’ è l’Himalaya, che si vede dal tetto dell’hotel già da Kathmandù, una città affascinante che colpisce duramente chi ci arriva la prima volta. Le attività fervono, il traffico è piacevolmente insopportabile e tutti hanno da fare qualcosa di corsa. Un po’ come a Milano, ma con la differenza che ogni nepalese ha un sorriso da regalare a chi passa. Si prega per le strade nei luoghi più strani e odori fortissimi impregnano le mucose e i vestiti. Cani randagi e vacche sacre si aggirano tra cumuli di spazzatura e scimmie sporche saltano dagli alberi ai merletti dei palazzi antichi di Durbar Square tra mercanti, monaci tibetani e pellegrini che si prostrano al loro dio. Sciami di bambini discreti chiedono qualcosa in dono in inglese (magari lo sapessero qui da noi i così giovani) con parole idiomatiche dal senso reale come “Ischoolipen” (penna per la scuola) o “photorupy” (rupie in cambio del farsi fotografare). Questo a Milano non succede. L’asia più profonda non potrebbe mostrarsi meglio di come lo fa a Kathmandù, dove le cose da vedere sono davvero tante, ma qui ve le risparmio. Poi ci sono le vallate, dove la gente vive fino a 5000m e dove le banane crescono fino ai 2500m e il riso anche più su, ovvero dove sulle Alpi iniziano i ghiacciai. Il Circuito dell’ Annapurna è uno dei trekking più classici. Il primo a essere stato proposto dall’ex colonnello britannico Roberts, l’ inventore della vacanza colta a piedi nell’ Himalaya. Un itinerario diviene classico solo se è molto bello e questo non fa eccezione. Si attraversano trasversalmente molte valli collegate da ponti sospesi su tumultuosi torrenti e villaggi remoti si offrono con le loro case a chi passa a piedi, perché solo a piedi ci si può arrivare. Ci sono ottimi sentieri che serpeggiano collegandoli tra villaggi Gurung, Sherpa, Tamang, Tibetani e altri, ognuno con le loro peculiarità architettoniche, etniche e di ospitalità. Per questo, e non solo, perché ci sono anche le montagne, l’Annapurna Circuit, che non ricordo più quante volte ho percorso, lo considero il trek più completo e descrittivo dell’Himalaya che raccomando a ogni persona sensibile alla bellezza in ogni senso. 9-25 aprile. Andando sul sito www. Marcellocominetti. Com è possibile trovare tutte le proposte del 2010. Info: Marcello Cominetti Per Guide Alpine Star Mountain I nostri recapiti: Via Cormore 11 – 17020 Magliolo Loc Isallo (Sv) Tel: 019-6816206 cell: 393. 911. 61. 35 Fax: 019. 25. 04. 52. 64 info@guidestarmountain. Com .  
   
 

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