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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Dicembre 2009 |
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“STORIA DI CRAXI ”A DIECI ANNI DA UNʼIDEA POSSIBILE DI UGO FINETTI
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Milano, 1 dicembre 2009 - A dieci anni dalla scomparsa di Bettino Craxi è venuto il momento di una ricostruzione del ruolo che svolse nella sinistra e nel governo dellʼItalia. Con Craxi si registra lʼavvento di una sinistra postmarxista che abbandona la strategia del “superamento del capitalismo” e che considera al contrario lʼeconomia di mercato il fondamento del pluralismo politico conciliando “meriti” e “bisogni”, valorizzando la concorrenza e la competitività contro le posizioni di monopolio. Eʼ una politica riformista che portò il Psi a impegnarsi per la stabilità politica e per il risanamento economico diventando il bersaglio principale dellʼestremismo, dei comunisti italiani e di un establishment conservatore. Per la prima volta nel libro di Ugo Finetti sono state ricostruite tutte le tappe di questo itinerario, tra ascese e cadute, vittorie e sconfitte, nellʼarco di quarantʼanni: dalla Milano “laboratorio riformista” degli anni sessanta allʼurto con la contestazione del ʼ68 fino alla elezione a segretario nazionale del Psi. Seguono i capitoli in cui il Psi di Craxi ha svolto un ruolo determinante per tre legislature: il “duello” con Berlinguer, la conquista di Palazzo Chigi e quindi le battaglie per il presidenzialismo e lʼunità socialista dopo la caduta del Muro di Berlino. Infine le ragioni della caduta e del vuoto che ha lasciato. Accanto al Presidente del Csgm, Daniela Mainini, alla presentazione del 27 novembre sono intervenuti : Carlo Tognoli, Presidente Amici Critica Sociale, Sergio Scalpelli, Coordinatore del Comitato Strategico per “La Grande Milano”, Gianpiero Borghini, Consigliere Regione Lombardia, Roberto Formigoni, Presidente Regione Lombardia e lʼOn. Fabrizio Cicchitto, Capogruppo alla Camera dei Deputati, Pdl. “Il libro di Finetti - afferma Daniela Mainini - Presidente del Csgm - autore e storiografico di libero pensiero e cultura raffinata, contribuisce a diffondere una visione storico-politica alla ricerca del vero e fedele ai fatti. Non un omaggio retrospettivo ma un riposizionamento convinto dellʼuomo e del politico entrato a pieno titolo nella storia italiana del dopoguerra. Consapevoli della grande lezione di chi ci ha preceduto, dobbiamo tendere ai valori di un riformismo democratico e liberale, di una politica professata per qualcosa e non solo contro qualcuno. Chi intende porsi al di sopra di stereotipi e di una lettura di parte, non può non riconoscere a Craxi la ricerca e la creazione di una nuova area politica di democrazia laica in grado di realizzare la giustizia in libertà” . |
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