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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Dicembre 2009
 
   
  GIORNATA MONDIALE ANTI AIDS: EVOLUZIONE POSITIVA IN ALTO ADIGE, MA GRANDE ATTENZIONE

 
   
  Bolzano, 1 dicembre 2009 - L’andamento in Alto Adige è abbastanza stabile ed i casi nella provincia sono in continua diminuzione, ma a tutte le persone che possono avere avuto situazioni a rischio consigliamo di sottoporsi al test: sottolinea l’assessore alla Sanità, Richard Theiner, in occasione della Giornata mondiale anti Aids, che ricorre domani, martedì 1° dicembre. “Grazie alle nuove terapie e alla prevenzione” sottolinea Theiner “i casi di Aids si sono progressivamente ridotti. Lo confermano anche i dati in Alto Adige, compresi quelli sulle persone sieropositive. Ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia, sia sul piano dell´attenzione che della sensibilizzazione" ed invita a seguire le raccomandazioni dei medici di sottoporsi al test dell´Hiv. Il dottor Raffaele Presterà, della Divisione malattie infettive del Comprensorio sanitario di Bolzano, ricorda che nel 2009 i casi di infezione da Hiv in Alto Adige sono stati 17. Il 50% dei sieropositivi è tossicodipendente, il 29% è eterosessuale, il 18% omosessuale, il 2% ha avuto un rischio ematologico e l´1% dei casi è legato alla trasmissione materna. L´età media dei sieropositivi è aumentata, passando 25 anni del 1985 ai 40 attuali, con i maschi leggermente più anziani rispetto alle femmine. Se valutiamo però l’andamento nel tempo dei fattori di rischio vediamo che tra il 1985 e 1990 il 70-80% era tossicodipendente e solo il 20-30% era etero-omosessuale. Con il passare degli anni tale rapporto si è progressivamente invertito tanto che quest’anno i tossicodipendenti sono solo il 12% dei sieropositivi mentre il restante 35% è costituito da omosessuali ed il 50% da eterosessuali. I casi di Aids, cioè l´evoluzione verso la malattia conclamata, nel 2009 sono stati 9, per un totale, dal 1985 ad oggi, di 273 casi riscontrati in Alto Adige. Da sottolineare che grazie alle nuove terapie i casi di Aids si sono progressivamente ridotti assestandosi sui 4-5 all´anno; quest’anno sono stati registrati solo 2 casi associati all’Aids. L´evoluzione è positiva, ma gli esperti consigliano il test a tutte le persone che possono aver avuto situazioni a rischio, anche se dubbie, soprattutto a quelle nella fascia di età tra i 30 e i 50 anni. "Meglio fare un test in più, anche per scrupolo, che uno in meno", sottolinea il dott Pristerà raccomandando inoltre l´uso del profilattico nei rapporti sessuali occasionali. .  
   
 

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